Quali sono gli elettrodomestici low cost (basso costo), dove si possono trovare e cosa bisogna tenere in considerazione prima dell’acquisto

di Antonello Careri - pubblicato il 27/10/2015
Il termine low cost, letteralmente basso costo, si è consolidato anche nel mondo degli elettrodomestici, difatti si sente spesso parlare e ancor di più, si va alla ricerca di questi modelli, attratti dal desiderio e soprattutto dalla necessità di risparmiare.

Volgiamo fare però un po’ di ordine a proposito di questo termine, che spesso viene associato a tutto ciò che costa poco ed in aggiunta alcune volte gli si accostano delle limitazioni, reali in taluni casi, inesistente in altri, al fine di rendere il consumatore consapevole e capace di identificare quale sia la natura commerciale dell’elettrodomestico che intende acquistare.

La parola low cost, in realtà definisce un modo nuovo di produrre e commercializzare, attraverso il quale vengono abbandonati i processi tradizionali e snellendo alcuni aspetti della filiera (produttore/consumatore), si riescono a ridurre i costi di gestione e proporre prezzi di vendita più convenienti. Per rendere meglio l’idea facciamo l’esempio di chi possiede un conto in banca tradizionale e chi lo stesso conto lo converte e gestisce esclusivamente on line, bene il costo di quest’ultimo è inferiore di parecchio, pur mantenendo gli stessi servizi, o addirittura aggiungendone. È molto importante a tal proposito sottolineare che il servizio o prodotto deve rimanere per lo più inalterato, altrimenti si ha un prodotto completamente diverso.

Se ci riferiamo ad un elettrodomestico, per esempio ad una lavatrice, è vero che possiamo trovarne due con caratteristiche generali uguali, una con prezzo “normale” ed una con prezzo basso (low cost), ma realmente possiamo essere in presenza di due prodotti completamente diversi e quindi è anche normale che abbiano due prezzi diversi. Abbiamo voluto delineare il concetto di low cost così da poter fare distinzione tra le tante proposte, definite “low cost” ma che in realtà non lo sono, che il mercato propone, fornendo come termine di riferimento solo il prezzo, basso è pertanto spacciato come “low cost”. Saremo così in grado di distinguere commercialmente l’acquisto identificandone eventuali limitazioni.

Vediamo ora quali sono le formule proposte per il basso costo, che anche se non rispecchiano il concetto di “low cost” comunque prospettano una convenienza per il consumatore:

1) Elettrodomestici nuovi

Rientrano in questa categoria un’infinità di prodotti, commercializzati con dei marchi sconosciuti o poco conosciuti e che in alcuni casi restano sul mercato per dei periodi limitati di tempo. Producono sostanzialmente elettrodomestici dotati di funzione di base, non sono dotati di ultimissime tecnologie e spesso vengono prodotti con impianti dismessi da altri produttori. La loro rete commerciale e differente da quella di grandi marchi e non la vede caricarsi di spese per investimenti pubblicitari di qualsiasi genere. La vendita è spinta dal prezzo basso. Chiaramente le prestazioni sono inferiori rispetto a modelli di alta gamma.

Rientrano ancora in questa categoria gli elettrodomestici di “primo prezzo” o di prezzo più basso dei marchi noti. Difatti molti brand, per non perdere la fascia di mercato non disposta a spendere cifre più consistenti, commercializzano dei modelli, parliamo di  lavatrici, lavastoviglie e tutto il resto, dalle prestazioni di base. Quando parliamo di prestazioni di base, si intende che oltre alle pure caratteristiche, sono di base anche le componenti.

Può capitare che sul mercato si constati la presenza di due prodotti uguali, di cui uno con brand noto e l’altro no, l’uno con costo inferiore all’altro. In questo caso in palese presenza di prodotti “uguali” la differenza nella scelta può essere influenzata dall’affidabilità del marchio nel servizio di post vendita. Difatti la garanzia è uguale, ma la gestione delle problematiche può avere tempistiche differenti.

2) Elettrodomestici da esposizione

C’è una parte della produzione di elettrodomestici di ogni marchio che è destinata all’esposizione nei negozi o nelle fiere. Il prodotto rimanere esposto per un periodo più o meno lungo di tempo, durante il quale l’elettrodomestico è sottoposto ad ispezione da parte dei consumatori o a dimostrazioni da parte di venditori, che comunque lo toccano e simulano della operazioni di vario tipo, come l’apertura e chiusura di sportelli o rotazioni di manopole ed altro, tende a farlo deteriorare esteticamente. La vendita di tali elettrodomestici è normalmente sottoposta ad una riduzione di prezzo.

3) Elettrodomestici fine serie

Un’altra categoria di elettrodomestici sui quali si può risparmiare e quella dei fine corso, ovvero quei modelli che non sono più in produzione, ma che essendo ancora giacenti nei negozi, devono essere venduti per lasciare il posto a modelli nuovi. In questi casi i produttori che hanno come e di più dei venditori, l’interesse di vendere, forniscono un contributo al venditore, per abbassare il prezzo di vendita dell’elettrodomestico e renderlo appetibile.

4) Elettrodomestici sottocosto

Accordi commerciali tra grandi catene di distribuzione e produttori, tutto regolamentato da leggi dello stato, danno origine a delle operazioni commerciali che riescono a far vendere elettrodomestici al di sotto del loro reale costo di mercato. Tale operazioni sono molto convenienti per il consumatore, e comunque sono limitate nel tempo e nel numero di pezzi messi a disposizione per la vendita.

5) Elettrodomestici ricondizionati nuovi

È una tipologia di elettrodomestico che può vantare una grande convenienza, si tratta di modelli che per diversi motivi hanno subito un danno estetico o presentano una anomalia nella forma. Giusto per dare l’idea ci può essere il caso di un frigorifero che ha uno sportello o un laterale ammaccato o rigato, così anche di una lavatrice o lavastoviglie, e così vale per altri prodotti. Questi prodotti possono essere venduti senza la scatola originale e vantano gli stessi diritti degli altri nuovi di pacco. Ci può essere solo una limitazione nella garanzia, riferita al danno per il quale si è accettato di acquistarlo con il prezzo inferiore. Ad esempio non si può contattare il centro assistenza per lamentare lo sportello ammaccato, per il quale si è effettuata la riduzione del prezzo di acquisto.

6) Elettrodomestici ricondizionati usati

Sono elettrodomestici che sono stati utilizzati dal consumatore per un periodo breve, ad esempio quelli restituiti subito dopo l’acquisto per una anomalia qualsiasi, o quelli usati per periodi lunghi e poi dismessi. In entrambi i casi centri autorizzati si occupano della sistemazione degli stessi, quindi in buona sostanza li riparano, e li rendono nuovamente funzionanti e dopo averli sterilizzati, li ripropongono alla vendita. In questo caso parliamo di veri e propri elettrodomestici usati. I prezzi di acquisto possono essere veramente interessanti ma chiaramente parliamo sempre di usato. In questi casi la garanzia può scendere se viene pattuito tra le parti ad un solo anno. Se non c’è nessuna pattuizione rimane per due anni e sono escluse e non valide formule di alcun altro genere.

7 ) Elettrodomestici low cost

In questa categoria rientrano tutti gli elettrodomestici che sono in produzione ed in commercio, che attraverso formule di vendite ottimizzate riescono ad arrivare al consumatore ad un prezzo ridotto rispetto al prezzo di mercato. Rientrano in questa categoria le aziende che operano on line, che eliminando il negozio fisico con i costi di gestione annessi, abbattendo così i costi e quindi il prezzo di vendita. Il consumatore diventa parte attiva nel processo di acquisto sostituendosi al venditore, diventando egli stesso venditore del suo acquisto.
Lo stesso avviene negli spacci aziendali o meglio noti come Outlet, dei produttori, laddove l’ottimizzazione sta nell’eliminare il passaggio tra produttore e rivenditore, eliminando così il ricarico nel prezzo finale aggiunto nella vendita al negozio.

Per concludere inseriamo una serie di indirizzi dove è possibile trovare elettrodomestici che possono appartenere ad una o più di una delle categorie di cui abbiamo parlato precedentemente:

Smeg: punti vendita monomarca (solo Smeg) dove è possibile trovare elettrodomestici di alcune delle categorie sopra descritte;

Candy e Hoover: è il punto vendita del produttore dove si possono trovare elettrodomestici a prezzi molto scontati;

Euronics: da questa pagina si può rintracciare il punto vendita più vicino e verificarne il volantino ed identificare se c'è qualche prodotto che rientra nelle categorie del basso costo;

Trony: sono presenti gli elettrodomestici, filtrabili per categoria, con prezzo più basso rispetto al negozio;

Unieuro: volantino con le ultime proposte, da verificare se gli articoli rientrano nelle categorie del basso costo;

Media World: sezione del sito dove sono presenti elettrodomestici ricondizionati, dal menù di navigazione della pagina ci si può spostare nelle diverse categorie;

Amazon: sezione del sito con prodotti a prezzi ridotti;

Media World: offerte di elettrodomestici solo on line;

Eprice: elettrodomestici ricondizionati con sconti fino al 70%;

Shoppydoo: elettrodomestici ricondizionati;

Trovaprezzi: elettrodomestici ricondizionati;

Ebay: sono presenti molti elettrodomestici ricondizionati usati e nuovi.

Oltre a questi ci sono una infinità di altri siti o negozi fisici, ad ognuno la sua ricerca. Se trovate qualcosa di molto interessante come sempre commentate.

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Simbolo regione della città di Roma
Paolo da Roma giorno 19/10/2016
Salve , per quanto riguarda il punto 1) (sugli "elettrodomestici nuovi") la maggior parte (lavatrici , frigoriferi..) vengono prodotti da altre industrie abbastanza conosciute , quindi non sono proprio "scogniti" ad eccezione del rimarchio con nomi 'strani". Inoltre per quanto riguarda le lavatrici low cost rimarchiate con marchi "poco conosciuti" in realtà sono lavatrici rimarchiate fabbricate la maggior parte da : Vestel (Turchia) , Beko (anche turca) , Midea (cinese).
 
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Grazie per il tuo contributo.

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