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Come evincere le differenze di consumo energetico ed altro leggendo la tabella energetica applicata sulla lavasciuga.

di Antonello Careri
Come di nostra abitudine cerchiamo di andare oltre le apparenze, scendendo nel dettaglio, in questo caso per confrontare due lavasciuga, entrambe da 9 kg in classe A, che apparentemente dimostrano di essere uguali in termini di consumi energetici, ma addentrandoci nei dettagli tecnici scopriamo che non è così.

Prima procedere con la nostra analisi, andiamo a chiarire a cosa si riferiscono i dati su di essa riportati e, partendo, dall’alto verso il basso della foto, la classe A identifica l’appartenenza ad una categoria di basso consumo, il primo numero è il consumo in kw per il ciclo di lavaggio con asciugatura, il secondo per il lavaggio, ancora la lettera A che identifica la qualità del lavaggio, i giri di centrifuga, la portata massima in kg in funzione lavaggio, la portata del cestello in asciugatura ed infine il consumo di acqua a ciclo completo, di lavaggio e asciugatura.

Stiamo parlando dell’energy label a sinistra, delle due nella foto in alto, la destra riporta ancora in basso dei numeri che indicano la rumorosità della lavasciuga in fase di lavaggio e di asciugatura, ma questo allo stato attuale è un parametro non obbligatorio da dichiarare ed in molti casi è omesso.

Iniziamo con il confronto partendo dalla classe di inquadramento delle due lavasciuga, che risultano essere entrambe in classe A, la qualità del lavaggio sempre classe A per tutte e due, i giri 1400, la capienza del cestello durante il lavaggio è di 9 kg, in fase di asciugatura è di 6 kg. Una descrizione fatta così da un venditore ci porta a dedurre che sono uguali quindi a scegliere magari a parità di prestazioni quella con il prezzo migliore.

Ma se andiamo oltre scopriamo tre differenze fondamentali dal punto di vista economico, ovvero i consumi, che sebbene in entrambe in classe A sono diversi. La prima lavasciuga per un ciclo completo di lavaggio ed asciugatura consuma 6,12 kw/h contro i 5,44 kw/h della seconda, mentre nel solo ciclo di lavaggio consumano rispettivamente 1,53 kw/h e 1,14 kw/h, infine il consumo di acqua è di 130 litri nel primo modello e di  90 litri nel secondo.

Andiamo a fare un rapido calcolo sulla differenza, quindi sul consumo in più che possiamo avere nell’arco di un anno, acquistando la prima lavasciuga e  considerando una media di cicli completi di lavaggio ed asciugatura di 220. Con un ciclo di lavaggio ed asciugatura, il primo modello consuma in più 0,68 kw/h (6,12-5,44), che moltiplicato per 220 cicli corrisponde ad un consumo maggiore di 149,6 kw/h, che tradotto in moneta sono 37,4 €. Nella sola fase del lavaggio c’è una differenza sempre a discapito del primo modello di 0,39 kw/h, in pratica 0,0975 € per ciclo di lavaggio. Per il calcolo  abbiamo stabilito il costo del kw/h a 0,25 centesimi di euro. Chiaramente l’esempio è indicativo sia nel numero di cicli completi effettuati nell’arco di un anno che del costo del kw/h, entrambi variabili in base a diversi fattori.

Infine c’è da considerare il consumo di acqua sul quale c’è una bella differenza, 130 litri contro i 90 litri, con una differenza di 40 litri a ciclo completo di lavaggio ed asciugatura, e sviluppando il dato per l’ipotetico numero di ciclo stabilito, 220, otteniamo un consumo aggiuntivo di ben 8800 litri di acqua.

Il confronto che abbiamo effettuato è possibile farlo molto tranquillamente, su tutti i prodotti, in quanto devono per legge esporre l’energy label.

Pubblicato il 24/04/2012
 
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