Piastra per capelli come scegliere la più indicata per le tue esigenze analizzando le differenze tecniche

di Antonello Careri - pubblicato il 08/06/2011
Ricci, lisci, lunghi o corti ogni donna per far di sé una donna sempre diversa e bella, cambiando look in base alla necessità, può beneficiare dell’utilizzo di una piastra per capelli per acconciarsi con una chioma sempre vigorosa, in completa autonomia.

Decisi per l’acquisto, recandoci in un negozio, la vastità di modelli proposti dai vari produttori può generare una difficoltà nell’identificare quale acquistare, anche perché una serie di diverse caratteristiche possono confonderci le idee se non abbiamo ben chiaro a cosa effettivamente servano e se realmente la nostra capigliatura possa beneficiarne.

A questo punto cercheremo di rendere le idee più chiare per aiutarvi a capire come scegliere tra i tantissimi modelli in commercio quella che può meglio soddisfare le nostre esigenze.

Innanzitutto cominciamo a dividere le piastre in due categorie, che si differenziano in base alla loro dimensione in piastre larghe e strette. Le larghe sono molto più indicate per chi ha molti capelli, particolarmente lunghi, lisci o ricci che siano, in quanto si impiega meno tempo per dare vita alla messa impiega desiderata. Questo tipo di prodotto tuttavia è sempre meno diffuso e sta cedendo con il passare del tempo sempre maggiore spazio alle piastre per capelli strette.

Il motivo principale è da ricondurre alla duplice funzione di quest’ultime, che oltre alla stiratura permettono di generare un effetto ondulato sui capelli. A tal proposito c’è da chiarire che non tutte le piastre strette sono in grado di creare questa piega, ma solo quelle dotate di bordi arrotondati.

Importante al fine di identificare il prodotto più adatto alle nostre esigenze ed al tipo di capello che abbiamo è identificare la temperatura, ovvero la gradazione raggiunta sulla superficie della piastra. La temperatura varia da modello a modello in una forbice che va da un minimo di 140°C ad un massimo di 230°C. Alcune piastre hanno una gradazione fissa, mentre nella quasi totalità dei casi, sia esse con impostazione manuale o digitale dispongono di un regolatore di temperatura.

Temperature più elevate sono indicate per le chiome più folti e crespe, mentre per capelli sottili e deboli una temperatura più bassa, 180/200°C è più adatta. Nel caso di capigliature crespe e comunque per evitare l’effetto elettrostatico, sono ideali le piastre dotate di sistema ionizzante. Vengono emessi degli ioni negativi che vanno a bilanciare la carica elettrica positiva generata dal calore.

Infine, anche se oramai quasi tutte le piastre lo sono, è bene sincerarsi che sia rivestita in ceramica. Il primo immediato vantaggio consiste nella sua capacità di riscaldamento che avviene in tempi molto rapidi, a ciò si associa la sua proprietà di distribuire il calore in modo uniforme così da garantire di riflesso una uniformità di calore sui capelli. Le proprietà della ceramica inoltre garantiscono due importanti vantaggi all’utilizzatore, il primo di tipo diretto e che i capelli non si appiccicano alla piastra stessa, il secondo e che è un materiale che nel tempo non si deteriora evitando rigature, o cambiamenti di colore come avveniva con le vecchie piastre in alluminio.

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