Ciao.
Grazie infinite per la completa ed esauriente risposta.
Ho verificato, l'installatore risulta essere iscritto per
2015/2067 |
Attività di installazione, riparazione, manutenzione, assistenza o smantellamento di apparecchiature fisse di refrigerazione, condizionamento d’aria, pompe di calore fisse contenenti taluni gas fluorurati ad effetto serra (articolo 8, comma 1 del D.P.R. n. 146/2018) ai sensi del Regolamento di Esecuzione (UE) 2015/2067 |
Il certificato risulta essere valido fino al 2022 (dovremmo quindi essere in regola).
Per quanto riguarda il vuoto e/o la prova di tenuta con l'azoto, il dubbio che il primo possa far le veci anche del secondo era questo.
Ipotizziamo che ci sia una micro perdita. Se carico con l'azoto, la pressione (tenuta presente anche l'ora e quindi la temperatura esterna) tende a scendere. Però l'azoto esce e quindi con acqua saponata o sostanza adatta, si può rilevare la perdita.
Se faccio il vuoto e c'è l'analoga perdita, invece che uscire azoto, entra aria (=anche umidità, che mi pare sia deleteria per l'impianto).
E, soprattutto, come rilevo una perdita, se il... "mezzo di contrasto" (=aria) entra, invece di uscire?
Se la perdita fosse minima, difficilmente rilevabile, c'è qualche possibilità che l'aria entrata (con la relativa umidità) danneggi l'impianto?
Chiedo scusa in anticipo per le domande, probabilmente banali, dettate dalla mia scarsa conoscenza sul tema.
Grazie.
Fabrizio |