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ECO 60-40 Ciclo politico o davvero funzionale?

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Simbolo regione Veneto Domanda inserita 30/05/2021 alle ore 14:29:38
Autore
E.Mancini da Salgareda (TV)

Buon giorno amici di Elettro-domestici.com,

Anche oggi la lavasciuga è partita con il suo bel carico domenicale di cotone resistente. Ci sto ancora prendendo la mano in quanto arrivo da un mezzo completamente analogico e meccanico che ha raggiunto il traguardo del ventennio di esercizio (alla faccia delle tedesche di nicchia).

Quindi, quando mi accingo all'utilizzo, sono li fogli alla mano per capire quale sia il programma più adatto e che mi faccia risparmiare qualsivoglia risorsa.

Trovo il paragrafo "ECO60-40" ma tutto sommato di esso non si scrive molto se non che permette di rientrare nei parametri UE blablabla.

Tuttosommato percepisco che è molto simile al programma cotoni ma che quasi tutti i suoi parametri siano "loccati"..centrifuga compresa e che nel caso di scelta di accodamento di una fase di asciugatura si possa svolgere solo quella che prevede un' umidità residua da "attaccatura" o se vogliamo stendino...quindi la più leggera veloce e gentile.

Noto inoltre che la macchina provveda poi a dei "sottoprogrammi" che prevedono i 60 ed i 40 gradi con qualche libertà di opzione in più...

Curioso mi fiondo in rete e trovo che questo sia un programma diffuso in svariati modelli venduti sul territorio della comunità Europea, mentre non sia affatto presente su modelli analoghi che gli stessi costruttori riservano per i mercati Russi, Asiatici e quant'altro.

In finale realizzo che tale programma permette ai costruttori di raggiungere VERAMENTE i dati rilascati dalle "Energy Labels" ma non solo. Se un costruttore non riesce a rientrare nei paramentri di consumo previsti da qulla regolamentazione, la comunità Europea gli impedisce l'immissione dell' articolo sul mercato.

Venendo al pratico questo programma "ECO" dovrebbe funzionare così : il "60" lavorerebbe con temperature inferiori ai 60° il 40 inferiori ai 40° a beneficio del risparmio energetico. L'acqua al meno possibile (manco l'Europa fosse dislocata nella fascia Sahariana) e quindi per compensare al pasticcio i tempi si dilungano non di poco....come se sguazzare per ore nell'acqua zozza (e poca) fosse ottimale per un pulito impeccabile....

Inoltre va evitato quasi del tutto un prodotto ammorbidente perchè data la scarsa quantità dell' acqua dedicata all' ultimo risciacquo i panni ne rimangono "invischiati".

VOI che mi sapete dire di tale ciclo? E' davvero l'ennesima scappatoia all'ennesima fisima imposta dalla UE? Oppure da risultati soddisfacenti?

Vi posso assicurare che mercati come quello Cinese o Statunitense di quanto consumi una lavatrice o un frigorifero ci dormono tranquillamente sopra.

GRAZIE X L'attenzione.

 
 

 

Simbolo Amministratore Risposta inserita 31/05/2021 alle ore 13:22:50
Amministratore
da Elettro-domestici.com (ED)

Non conosco nel dettaglio il modello in questione e le varie dinamiche del programma che hai spiegato con cura ed attenzione. In generale posso dirti che l'uniformarsi ai regolamenti europei ha portato nel mondo degli elettrodomestici e non solo, ad adeguameni che non sempre sono migliorativi del prodotto.

L'acqua impiegata nella lavatrici è pochissima, se prendi vecchio modello la riduzione è radicale, e questo ha comportato anche un allungamento, come tu dici, dei tempi di lavaggio. Per forza di cose se le variabili del lavaggio sono quelle, se riduci l'acqua aumenti il tempo.

Il programma standar viene eleborato per stare dentro l'etichettatura e fino a tempo fa per ottenere la classe A o superiore, nessuno vuole una lavatrice di classe B o C!!! Ora con il cambio di etichettatura assisteremo, probabilmente, ad una nuova era di lavatrici, forse che laveranno ancora con meno acqua, staremo a vedere!!!

 
 
 

 

Simbolo Veneto Risposta inserita 31/05/2021 alle ore 22:35:14
E.Mancini
da Salgareda (TV)

Di certo quel romantico tuffarsi dei capi nell' ondeggiante e schiumosa acqua dentro l'oblo rimarrà un lontano ricordo dell'infanzia.

oggi il bucato dentro la lavatrice ricorda piuttosto una macchina impastatrice che prepara il pane.tongue-out

 
 
 

 

Simbolo Lombardia Risposta inserita 08/06/2021 alle ore 16:23:25
Fra0607
da Milano (MI)

Sono anni che lotto contro le lavatrici A+++  e le Energy Lables e quindi con alcuni degli incomprensibili paletti imposti dalla comunità europea.

E’ un triste dato di fatto che le lavatrici odierne lavano male, sciacquano peggio e che poco ci manca di andare in giro con gli abiti saponati.

Poi poco importa se sviluppiamo dermatiti e altre malattie similari, dando quindi un ulteriore peso al sistema sanitario nazionale.

Da malati avremo però la grande soddisfazione di aver compiaciuto l’UE e di aver dato il nostro contributo al risparmio energetico.

Scherzi a parte, io i cosiddetti programmi ECO non li uso più.

Vedere i panni impastati e sciacquati con una o due passate al massimo e  con uno sputo d’acqua, mi faceva star male.

Può andarmi bene che lavino con poca acqua, perché aumenta l’azione meccanica, cioè l’attrito tra i panni, ma sui risciacqui non transigo.

C’è da dire che la lavatrici oggi come oggi sono ottimizzate per un lavare con poca acqua e che i lavaggi delle lavatrici delle nonne, con acqua nell’oblò a metà cestello, ce li possiamo scordare.

Cerco quindi di usare, come hai giustamente detto, i sottoprogrammi i quali sono meno restrittivi, lavano meglio e sono decisamente più efficienti e personalizzabili.

I tempi di lavaggio di conseguenza si sono allungati parecchio anche per un motivo ben preciso, cioè per quello che è il cerchio di Sinner.

Il suddetto cerchio prevede che siano 4 gli elementi per un coretto lavaggio che sono: Temperatura, chimica (detersivo),  tempo e azione meccanica.

Quando questi 4 elementi non sono ben bilanciati, e le lavatrici moderne sono un esempio lampante di quanto possano essere SBILANCIATI, con la progressiva diminuzione di uno di questi elementi occorre aumentare con altri.

Esempio, lavo con una temperatura bassa? Per compensare devo aumentare il tempi di lavaggio e la conseguente azione meccanica, e così via.

Di fatto, cioè al lato pratico, non ha alcun senso comprare una lavatrice in classe A o superiore se poi, per avere delle corrette performances di lavaggio, sono constretto a farla funzionare in modalità da classe B o C.

Comunque, piccolo consiglio, a giudicare dalla foto che hai postato, credo tu metta troppo detersivo. Così facendo rendi blando il lavaggio perchè la biancheria "scivola" senza attriti e sbattimenti e rendi ancora più deboli i risciacqui, soprattutto se usi detersivi in polvere che, pur lavando meglio dei liquidi, sono davvero ostici per quanto riguarda la biodegradabilità.

 

 
 
 

 

Simbolo Veneto Risposta inserita 08/06/2021 alle ore 21:21:52
E.Mancini
da Salgareda (TV)

che bellezza! anche il lavaggio come le antiche alchimie si basa sui 4 elementi!

Si concordo su tutta la tua linea di pensiero ed è tristissimo pensare che quei 4 zozzoni che stanno seduti a Bruxelles ci imporrebbero di lavare i nostri panni senz'acqua, senza sapone e con poche energie.

Hai mai visto in USA una lavatrice ad agitatore quanti galloni si beve? e le potenze che hanno i loro motori?

Tutta becera politica manovrata da pazzoidi visionari inconsapevoli di come gira il mondo al di fuori dei loro spregevoli palazzi di presunto potere.

Parlando di pelle...della nostra pelle. Per anni ho subito inconsapevolmente l'infrangibile ed eterno "KARMA della lavandaia/massaia".

Per il quale  più sporchi sono i panni e più bisogna buttare detergente..talmente tanto che il cassetto dei detersivi delle macchine, dopo qualche mese di utilizzo, si incrosta fino ad incastrarsi!

Specie d'estate mi appariva su avambracci e zona sterno tutto un eritema con una serie di chiazze rosse. Ovviamente nessuno penserebbe di incolpare mai che ha le fatidicghe "mani pulite"...di detersivo.

Quindi giù soldi al farmacista in pomate, pamatine e  pomatelle fiendo pure a fare qualche capatina da quei cialtroni dulcamareggianti dei dermatologhi. Quando uno di loro mi accolse in ambulatorio mentre si stava sgranocchiando uno snack al cioccolato...non ti dico la mia reazione...solo interna!

Poi qualcuno mi ha fatto credere che il mio problema era psicosomatico e che il mio cervello in preda a rimorsi inconsci mi puniva a mia insaputa...ti giuro che la notte ho sempre dormito senza troppe fatiche...

Ho poi scoperto che qualche mano misteriosa , ai tempi dei mezzi a timer meccanico, agiva spesso e volentieri sullo scattare del timer stesso per "snellire" i tempi del bucato (altro che i programmi "rapidò" di oggi!!). Così facendo A si distruggevano i timer girandoli a mò di ruotoa della fortuna della Zanicchi B non si permetteva al mezzo i corretti tempi di risciacquo dei capi.

E ancora il cassetto era così devastato che i flussi dei detersivi uscivano un po' per dove potevano. con la conseguenza che l'ammorbidente o veniva inghiottito in fase di lavaggio oppure proprio non se lo pigliava.

Tutti sappiamo come ,sempre se usato con criterio, l'ammorbidente aiuti ad eliminare le ultime tracce di detersivo dai capi lavati...e se non cè t'attacchi!

INSOMMA da qualche buon tempo ho rivoluzionato i bucati con direttive tassative sui dosaggi...e con qualche minaccia (lieve).

Da allora la mia pelle sta un bel po' meglio!

 
 
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