Buonasera,
in linea generale la scelta parte da dimensionamento, che mi pare hai stabilito in modo generico in 18000 btu/h per la sala e 9000 btu/h per la camera. Bisognerebbe da questo dato generale identificare i btu/h necessari, che dovrebbero essere inferiori a detta potenza ed una volta identificati fare due tipi di ragionamento differenti.
Intanto prendiamo prendiamo i dati tecnici nel regime di raffreddamento e riscaldamento per avere un riferimento preciso della potenza:
1) Modello FTXM25M
Raffreddamneto minimo 1,3 KW, nominale 2,5 Kw massimo 3,2 Kw.
Traduciamo tutto in btu/h approssimativi:
Raffreddamneto minimo 4400 btu/h, nominale 8500 btu/h massimo 10900 btu/h.
Riscaldamento minimo 1,3 KW, nominale 2,8 Kw massimo 4,7 Kw.
Traduciamo tutto in btu/h approssimativi:
Riscaldamento minimo 4400 btu/h, nominale 9500 btu/h massimo 16000 btu/h.
2) Modello FTXM50M
Raffreddamneto minimo 1,7 KW, nominale 5,02 Kw massimo 5,3 Kw.
Traduciamo tutto in btu/h approssimativi:
Raffreddamneto minimo 5800 btu/h, nominale 17000 btu/h massimo 18000 btu/h.
Riscaldamento minimo 1,7 KW, nominale 5,8 Kw massimo 6,5 Kw.
Traduciamo tutto in btu/h approssimativi:
Riscaldamento minimo 5800 btu/h, nominale 19700 btu/h massimo 22000 btu/h.
Stabilito questo devi considerare che il dimensionamento deve farsi sulla potenza nominale, ovvero scegli lo split in funzione che tale potenza sia leggermente superiore alle necessità dell'ambiente. Il minimo servirà a far lavorare la macchina a bassi regimi, quando al raggiungimento della temperatura, mentre il massimo serve solo per i picchi di calore, dove il nominale non basta.
Il motore deve avere una potenza al nominale che soddisfi entrambi gli split accesi, sempre che si abbia necessità di accendere gli split contemporaneamente, altrimenti un nominale pari alla potenza dlelo split più grande.
La stessa logica vale per il regime di riscaldamento.
Spero di essere stato chiaro, altrimenti fammi sapere i tuoi dubbi. |