Il 23 marzo del 2002 entra in vigore il decreto legge sulla garanzia dei beni di consumo, che apporta sostanziali modifiche con l’inserimento nel codice civile di nuovi articoli volti a regolare gli aspetti dei contratti di vendita con il consumatore. Si delinea così un doppio regime di garanzia:
Beni acquistati da soggetti diversi dal consumatore (si applicano le vecchie norme del codice civile);
Beni acquistati dal consumatore (si applicano i nuovi articoli: dal 1519 – bis al 1519 – nonies).
Il decreto è costituito da due nuovi articoli:
Inserimento di un nuovo articolo nel codice civile, dopo il paragrafo della vendita di cose mobili, ovvero del paragrafo “della vendita di beni di consumo” (dal 1519 – bis al 1519 – nonies).
Inserimento di alcune norme transitorie volte a disciplinare gli acquisti effettuati prima del 23 marzo del 2002 e fino al 30 giugno del 2002.
Ambito di applicazione
La nuova normativa si applica esclusivamente ai contratti di vendita di beni di consumo conclusi con il consumatore, dove per consumatore si intende la persona fisica che agisce per motivi estranei a qualsiasi attività imprenditoriale o professionale. Per bene di consumo viene identificato qualsiasi bene mobile anche soggetto ad assemblaggio, ad esclusione di beni oggetti di vendita forzata o venduti da autorità giudiziaria acqua, gas, energia elettrica.
Conformità al contratto di vendita
Del difetto di conformità esistente al momento della consegna del bene e che si manifesta nell’arco di due anni ne è responsabile il venditore. Il difetto di conformità del contratto di vendita si intende sia nel caso di difetto intrinseco del prodotto (difetto di funzionamento), che dalla non rispondenza di quanto concordato al momento dell’acquisto:
il bene non corrisponda alle funzioni descritte dal venditore e non presenti le qualità mostrate a campione;
il bene non sia idoneo all’uso abituale che beni dello stesso tipo sono destinati, ovvero non sia idoneo all’uso voluto dal consumatore e portato a conoscenza del venditore;
il bene non corrisponde alle aspettative che ragionevolmente il consumatore può aspettarsi dalle dichiarazioni pubbliche (pubblicità) o fatte dal venditore.
Rientra nel difetto di conformità anche:
la non corretta installazione, effettuata dal venditore o da altri sotto la sua responsabilità, quando questa è compresa nel contrato di vendita;
la non corretta installazione del bene effettuata dal consumatore, quando il bene è concepito per essere installato dallo stesso e le istruzioni di installazioni siano carenti.
Diritti del consumatore
In caso di difetto di conformità del contratto il consumatore può richiedere seguendo una gerarchia di rimedi:
la riparazione;
la sostituzione;
una congrua riduzione del prezzo;
la risoluzione del contratto.
La riparazione o la sostituzione, senza spese per il consumatore devono essere effettuate entro un tempo congruo dalla richiesta effettuata, tale da non arrecare notevoli inconvenienti al consumatore tenendo in particolar modo presente la natura del bene e lo finalità per la quale acquistato. La riduzione del prezzo o la risoluzione del contratto si possono verificare nel aso in cui:
la riparazione o la sostituzione sono troppo onerose;
il venditore non ha provveduto entro un congruo termine;
sostituzione o riparazione abbiano creato notevoli inconvenienti al consumatore.
ll decreto precisa inoltre che per difetti di lieve entità, per il quale non è possibile o è troppo onerosa la riparazione o la sostituzione, non da diritto alla risoluzione del contratto.
Diritto di regresso
Il venditore secondo il decreto, ha diritto di regresso, salvo patti contrari o rinuncia, nei confronti dei soggetti facenti parte della catena contrattuale distributiva. Il decreto fissa tale diritto in termine massimo di un anno.
Termini decadenza e prescrizione
Il venditore è responsabile del difetto di conformità quando si manifesta entro due anni dalla consegna del bene. Il consumatore decade dal diritto di azionare la garanzia se non denuncia il difetto entro due mesi dalla sua scoperta. L’azione a far valere il proprio diritto si prescrive nel termine di ventisei mesi.
Onere della prova
Il decreto prevede che salvo prova contraria il difetto manifestatosi entro sei mesi dalla consegna del bene esistesse all’atto della consegna del bene.
Responsabilità - Ripristino difetto conformità - Installazione
Quando l’installazione fa parte del contratto il venditore si farà carico dei costi di ripristino, e non potrà esercitare il diritto di regresso. Sarà a carico del produttore invece il costo del ripristino dell’installazione qualora le istruzioni di installazione non siano a tal punto chiare per effettuare una corretta installazione da parte del consumatore. A fronte di precise e corrette istruzioni di installazione il consumatore, anche se si avvale di terze persone, sosterrà i costi di un eventuale ripristino per una non corretta messa in opera.
Modalità di riparazione o sostituzione
L’organizzazione definita CAT (centro assistenza tecnico) è l’unica responsabile a valutare i difetti di conformità. Il CAT autorizzato dai produttori opererà secondo le istruzioni preventivamente e contrattualmente da questi impartite. Il produttore ed il rivenditore affidano al CAT autorizzato dal produttore l’onere del controllo della validità della garanzia e la presenza della documentazione necessaria:
scontrino fiscale con descrizione articolo;
scontrino fiscale con documento provante la descrizione del bene;
scontrino fiscale accompagnato da certificato di garanzia convenzionale.
L’accertamento del difetto e la conseguente riparazione senza spese a carico del consumatore. Nel caso il CAT verifichi che il difetto di conformità non sia imputabile al produttore il consumatore dovrà sostenere eventuali costi di trasferta del tecnico, il costo della verifica e riparazione previo consenso preventivo dello stesso;
l’eventuale autorizzazione al cambio del prodotto.
Il produttore ed il rivenditore concordano che ai fini del rispetto del congruo termine, che il tempo necessario per l’intervento di riparazione del bene o per la sostituzione è fissato in 15 giorni lavorativi.
I prodotti ritenuti per peso e volume non facilmente trasportabili saranno oggetti del ripristino di conformità e dell’eventuale ritiro e riconsegna a domicilio.
Alla terza richiesta di intervento per uno stesso difetto accertato dal CAT e comprovato dalle due bolle di lavorazione infruttuose verificatesi non oltre 8 mesi dal primo, il CAT rilascerà l’autorizzazione alla sostituzione.
Prodotti visionati presso il CAT per i quali viene stabilito che il difetto di conformità è stato cagionato da un uso improprio, le spese di ripristino saranno a totale carico del consumatore.
Riduzione del prezzo
La riduzione del prezzo può essere richiesta dal consumatore qualora il difetto non pregiudichi il funzionamento o solo parzialmente. In questi casi il venditore dopo consulto con il CAT (e con esso stabiliti i termini della riduzione, potrà esercitare e soddisfare la richiesta del consumatore adoperando poi una azione di regresso nei confronti del produttore.
Risoluzione del contratto
In caso di risoluzione del contratto, per le motivazioni spettanti, il venditore si farà carico dei costi della risoluzione esercitando successivamente un’azione di regresso seguendo la filiera necessaria. |