Quale sono le cause della fiamma bassa dei fornelli e come intervenire per risolvere
di Antonello Careri -
pubblicato il 22/09/2016
Con il passare del tempo ci si può trovare nella condizione in cui i fuochi a gas del piano cottura o della cucina di libera installazione non funzionino più correttamente, ovvero si accendono ma l’intensità della fiamma è bassa. In questo caso non parliamo della fiamma bassa sul minimo, per la quale rimandiamo alla lettura dell’articolo sulla regolazione del minimo, ma di fiamma bassa in generale, quindi anche sul massimo. Una fiamma talmente bassa che non ci consente più di avere quella intensità di calore necessaria per cucinare adeguatamente.
La causa è da ricondurre alla presenza di un accumulo di sedimenti delle varie cotture, che nel corso del tempo si sono insediate al di sotto del piano di cottura, andando ad ostruire gli ugelli. Difatti attraverso questi, e nello specifico attraverso un piccolissimo foro al loro interno, avviene il passaggio della giusta quantità di gas, che se inibito, quindi ridotto nel passaggio genera questo malfunzionamento.
Gli ugelli a seconda del piano, possono trovarsi a vista, quindi nella parte superiore della lamiera in acciaio e precisamente al di sotto del gruppo bruciatore (cappellotti e sparti fiamma), in questo caso basta svitarli (chiave numero 7 a tubo) dallo loro sede, oppure possono trovarsi al di sotto di tale base. In quest’altra condizione, invece, bisogna estrarre tutti i bruciatori (può capitare che in qualche piano dove non sono stati tolti spesso, siano incastrati, in questo caso è opportuno utilizzare dei disincrostanti) e individuare le viti, che tengono ancorato l’acciaio al resto del piano. Le viti si trovano intorno ad ogni gruppo bruciatore ed in alcuni casi anche nella parte posteriore del piano, in ogni caso sono ben identificabili.
A questo punto possiamo sollevare il piano, sempre dopo aver estratto le manopole della regolazione del gas di ogni singolo fornello.
Ora ci troviamo davanti alla parte sottostante del piano di cottura, nel quale sicuramente noteremo la presenza di vari sedimenti, incrostazioni e magari anche la formazione di ruggine. Per eseguire un buon lavoro, si consiglia di procedere alla pulizia con l’impiego di prodotti disincrostanti e vari, facendo attenzione a non far staccare eventuali fili relativi ad accensioni elettroniche o valvola di sicurezza.
Terminata, o in concomitanza alla pulizia, svitiamo gli ugelli (chiave n° 7 a tubo ed inglese), ricordandoci la posizione di ognuno di loro o per non sbagliare ne puliamo uno per volta.
Noteremo che gli ugelli hanno cambiato colore rispetto al loro aspetto originale, questo non comporta nessuna problematica nel funzionamento. Prendendo l’ugello in mano, possiamo pulirlo esternamente, con l’ausilio di carta vetrata fine, questa operazione non è importante ai fini della sua efficienza, successivamente spruzziamo del disincrostante all’interno del foro di passaggio del gas e lasciamolo riposare per alcuni minuti. Una volta asciugato prendiamo un ago o uno spillo (preferibile più di uno e di diverse misure, i fori degli ugelli variano leggermente) ed infiliamolo all’interno del foro, lo estraiamo e ci soffiamo all’interno, preferibile con dell’aria compressa, o in assenza con la bocca. Ripetiamo l’operazione più volte fino a quando guardando in controluce il foro, lo vediamo completamente libero e circolare. Una volta che abbiamo terminato tutte queste operazione e riavvitato gli ugelli, possiamo richiudere il piano e passare alla verifica di fatto del funzionamento. Se abbiamo fatto un buon lavoro vedremo i fornelli funzionare come quando il piano era nuovo.