Passaggio al digitale terrestre e differenza tra i vari modelli in commercio

di Antonello Careri - pubblicato il 26/06/2011
La trasmissione di segnale in digitale è considerata la tecnologia del futuro, entro il 2012 e con precisione entro il primo semestre, avverrà la conversione delle trasmissioni analogiche in digitale, per tutta l’Italia. In realtà può essere considerata oramai la tecnologia del presente, in quante ampiamente utilizzata ed in alcune regioni del nostro paese è avvenuto già il passaggio definitivo.

Il digitale terrestre è uno strumento in grado di decodificare il segnale digitale captato dall’antenna terrestre, proiettando immagini e video di qualità di gran lunga più definite da quelle generate dal segnale tradizionale. La differenza sostanziale tra la trasmissione analogica e quella digitale è basata nell’assenza di disturbi. Il primo non è in grado di cogliere le variazioni di segnale generate da una qualsiasi causa, mentre il secondo riesce per sua natura a gestire le alterazioni sempre che di lieve entità, generando una qualità di immagine sempre perfetta.

Il digitale terrestre apporta significativi vantaggi per il telespettatore, primo fra tutti un maggior numero di canali, grazie al sistema di compressione dei dati fino ad 1/5; la qualità, come detto precedentemente, delle immagini e del suono migliora e ad essa si aggiunge la possibilità di interagire con le trasmissioni esprimendo giudizi e valutazioni in tempo reale; nelle trasmissioni con audio doppio o multipla l’alternativa di scegliere la lingua, e la possibilità di ricevere il segnale in alta definizione ed in tridimensionale.

Sebbene tutti i ricevitori riescono a convertire il segnale con uguale qualità, sul mercato sono commercializzati diversi modelli, che oltre a differenziarsi per la forma, sono differenti da un punto di vista strettamente tecnologico e con esso delle funzioni e prestazioni che cosentono di utilizzare. Abbiamo diviso per dare quindi una definizione precisa ad ognuno di essi i decoder terrestri in cinque categorie: zapper, zapper scart, decoder interattivo, decoder hd e decoder dvb-t e dvb-s.

Zapper: è il più semplice della categoria, in grado di ricevere il segnale che viene trasmesso in chiaro dalle varie emittenti e non permette interazioni con le trasmissioni. Si accede comunque ad una serie di canali e trasmissioni aggiuntive rispetto alla normale trasmissione terrestre.

Zapper scart: ha praticamente le stesse caratteristiche dello zapper, cambia a sua differenza la forma che non è più quella della classica scatola ma ha una forma più piccola e termina direttamente con l’inserto scart per essere direttamente collegata dietro il televisore.

Decoder interattivo: con la classica forma di una scatolina è predisposto per l’inserimento di una scheda prepagata per poter accedere alla pay tv per la visione di film o eventi sportivi a seconda del contratto o abbonamento stabilito. Consente di interagire con la trasmissione.

Decoder hd: è uguale a quello interattivo con l’aggiunta della ricezione del segnale con l’alta definizione. A tal proposito c’è da dire che i palinsesti con alta definizione sono presso che inesistenti e qualora disponibili bisogna possedere un televisore anch’esso dotato di sistema hd.

Decoder dvb-t e dvb-s: sono i più completi della categoria ed anche i più costosi, hanno tutte la caratteristiche degli altri con un elemento nuovo, ovvero la ricezione del segnale satellitare.

Attualmente il digitale terrestre è necessario per tutti i televisori di vecchia generazione non predisposti per ricevere il segnale, mentre tutta la produzione nuova è per legge dotata di digitale integrato.

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