La termocoppia è un componente fondamentale del sistema di sicurezza del piano cottura. Si tratta di un sensore termoelettrico, posizionato accanto al bruciatore, che rileva la presenza della fiamma. Quando il fornello è acceso, il calore generato dalla fiamma riscalda la termocoppia, producendo una piccola corrente elettrica. Questa corrente alimenta una valvola elettromagnetica posizionata all'interno del rubinetto, che mantiene aperto il flusso di gas. Se la fiamma si spegne accidentalmente (ad esempio per una corrente d’aria o per un liquido fuoriuscito), la termocoppia smette di generare corrente, e la valvola elettromagnetica interrompe immediatamente il flusso di gas. In questo modo si è al sicuro da pericolose fughe di gas. Si tratta di un sistema di sicurezza integrato nel 2009, quando è entrata in vigore la normativa EN 30-1-1:2008. Prima di questa data le cucine o i piani cottura non ne erano provvisti e, tutt'ora, c'è chi possiede ed utilizza sistemi di cottura sprovvisti di tale sistema di sicurezza.
Chi è in possesso di un piano di cottura o cucina senza valvola, certamente si potrà chiedere, se è possibile mettersi al sicuro, installandola sui propri fornelli. Una operazione che in linea teorica è possibile eseguire, ma che nella pratica non trova un riscontro di fattibilità. Non si riesce ad eseguire in quanto sarebbe necessario sostituire il rubinetto del gas con uno in possesso di una valvola elettromagnetica ed inoltre strutturare il fissaggio del sensore, quello che spesso viene definito candeletta o bulbo termico, e con esso il passaggio delle connessioni al di sotto della piastra del piano. In definitiva è un intervento complesso che, per quanto riguarda la cucina che si ha in casa o il piano di cottura, risulta antieconomico. Per tirare le somme, in questi casi costa molto meno comprare un apparecchio nuovo.
Oltre alla volontà di volerla aggiungere in modo diametralmente opposto può sorgere il desiderio o forse meglio la necessitò di volere rimuovere la termocoppia, questo spesso può accadere in caso di guasto, con l'intento di aggirare il problema del mancato mantenimento della fiamma. Si pensa, abolisco la valvola così, anche se non ho la sicurezza, la fiamma non si spegne, non ho spesa di riparazione e posso continuare ad adoperare il piano di cottura. Tecnicamente così come l'aggiungere, comporta un'azione tecnica importante, tale che è conveniente oltre che consigliato riparala. Inoltre è fondamentale sottolineare che rimuovere la termocoppia viola le normative di sicurezza e mette a rischio la vita degli occupanti della casa e delle persone vicine.
Un piano cottura che non tiene la fiamma è una vera seccatura, perché rende inutilizzabile il fornello. Quando si presenta questo problema, la scena è questa: premiamo e ruotiamo la manopola del piano cottura ed il gas si accende, teniamo premuto il pomello per qualche secondo e, appena lo rilasciamo, la fiamma si spegne. Proviamo di nuovo, premendo più a lungo e con maggiore attenzione, ma il risultato non cambia. La fiamma non tiene! Questo problema è causato da un guasto nel sistema di sicurezza, in particolare nella valvola elettromagnetica o nella termocoppia, anche se scopriremo in avanti, che ci potrebbe essere un problema nel collegamento o nella posizione dell'asticella. Nei primi due casi è necessario intervenire con la sostituzione di uno o entrambi i componenti, mentre nel secondo eseguendo alcuni controlli ed aggiustamenti. Ma prima di passare alle fasi descrittive sul da farsi, è necessario conoscere il funzionamento al fine di poter eseguire una diagnosi più precisa e identificare in che zona intervenire.
La termocoppia è un componente che, una volta riscaldato dalla fiamma, genera una piccola tensione elettrica (tipicamente in millivolt). Questa tensione viene trasmessa tramite un filo di rame, la cui lunghezza può variare a seconda del bruciatore che deve raggiungere, e che termina con un innesto di tipo faston o simile. Il filo percorre il tragitto dall'asticella fino al rubinetto del gas, passando sotto la piastra in acciaio, e mantiene aperta la valvola elettromagnetica, regolando il passaggio del gas. Se la fiamma si spegne, la tensione diminuisce, il magnete si disattiva e la valvola si chiude, interrompendo il flusso di gas. Di tutto questo, ciò che è visibile all'esterno è una piccola asticella vicino al bruciatore.
Ora che sappiamo in grandi linee il funzionamento, possiamo comprendere che il difetto, in assenza di tenuta, può interessare tre aspetti del sistema. Il primo è che la valvola di sicurezza non funziona, ovvero non produce più la tensione elettrica, il secondo che la valvola elettromagnetica non risponde reagisce all'alimentazione ed in terza analisi che qualcosa tra il sensore di calore e la valvola del rubinetto non funziona.
Dalla descrizione quindi è chiaro che la responsabilità della mancata tenuta della fiamma può essere sia la termocoppia che il magnete. Per stabilirlo possiamo intraprendere due strade, quella della sostituzione dei componenti oppure quella del test dei valori. La prassi vuole che prima di eseguire una sostituzione si facciano delle verifiche. In tutti i casi è necessario smontare la piastra del piano, prima togliendo i pomelli e successivamente svitando tutte le viti che sono sul piano e che lo fissano alla parte metallica inferiore. Ricordiamo che è necessario prima di adoperarsi in tale procedimento staccare l'alimentazione elettrica se presente. Una volta estratta la piastra possiamo avere visione della parte interna del piano e iniziare le verifiche. La prima che eseguiamo è relativa alla posizione ed alla connessione
L'asticella della termocoppia deve essere correttamente ancorata alla base metallica del fornello tramite un piccolo dado, che è fondamentale per garantire un buon contatto termico e permettere il corretto funzionamento del sistema. È cruciale che l'asticella tocchi direttamente la fiamma, poiché il calore generato dalla fiamma riscalda la termocoppia, consentendo la produzione della tensione elettrica necessaria al funzionamento del magnete che regola il passaggio del gas. È quindi essenziale che il dado e il punto di ancoraggio dell'asticella siano privi di ossidazioni o sporco, poiché potrebbero compromettere il riscaldamento e di conseguenza la produzione di tensione elettrica. La prima verifica consiste nello stabilire la corretta posizione della termocoppia e, dopo aver svitato il dado, pulire accuratamente la zona e raschiare eventuali impurità che potrebbero ostacolare il corretto funzionamento.
Il secondo controllo viene eseguito direttamente sulla termocoppia e serve a stabilire se è funzionante. Se la termocoppia risulta integra, il problema sarà imputabile alla valvola elettromagnetica. In caso contrario, la termocoppia dovrà essere sostituita. Per effettuare il controllo, occorre un tester in grado di misurare i millivolts. Prima di iniziare, rimuoviamo la termocoppia sia dal fissaggio sul fornello sia dall’innesto sul rubinetto. Accendiamo il tester e impostiamolo sulla scala più bassa per i millivolts, solitamente 200 mV. Colleghiamo un terminale del tester all’interno del faston o del connettore, a seconda del tipo di innesto, e l’altro terminale al dado o al corpo metallico della termocoppia. A questo punto, riscaldiamo la punta della termocoppia con un accendino. Se il tester mostra un graduale aumento della tensione e un successivo calo quando togliamo la fiamma, significa che la termocoppia è funzionante. In questo caso, il problema riguarda il magnete, che dovrà essere sostituito. Se, al contrario, il tester non registra alcun cambiamento, significa che la termocoppia è guasta e deve essere sostituita. Durante questa verifica è fondamentale assicurarsi che la punta della termocoppia sia riscaldata adeguatamente dalla fiamma. Anche una minima distanza dalla fiamma potrebbe risultare insufficiente per generare il calore necessario, provocando lo spegnimento della fiamma nonostante i componenti siano in buone condizioni.
Nel video sarà possibile osservare nel dettaglio come eseguire il controllo della termocoppia, con una spiegazione accurata dei passaggi e dei particolari da tenere in considerazione. Inoltre, verranno mostrati i valori restituiti in millivolt durante il test, per aiutare a interpretare correttamente il funzionamento del componente e capire se è necessario sostituirlo.
Se abbiamo stabilito che la termocoppia è la causa del malfunzionamento del fornello, per ripristinarne il corretto funzionamento è necessario sostituirla. Facendo una rapida ricerca online con termini come "costo termocoppia fornello" ci renderemo conto che esistono molti modelli disponibili. Il prezzo delle termocoppie è generalmente compreso intorno ai 10 euro, con oscillazioni che vanno da 6 euro per i modelli più economici a casi rari di circa 50 euro. Il costo dipende principalmente dalla lunghezza del filo, dal tipo di innesto e dalla compatibilità con il rubinetto del gas del fornello. Prima di acquistare, è importante verificare attentamente le specifiche tecniche per assicurarsi che il ricambio sia adatto al proprio elettrodomestico.
Ora che conosciamo il prezzo di una termocoppia, possiamo stimare in modo preventivo ed orientativo la spesa necessaria per la sua sostituzione nel caso si decida di far intervenire un tecnico. Considerando un costo medio massimo di 10 euro per il ricambio, una tariffa oraria media di 40 euro per la manodopera (non differenziando tra i vari tipi di intervento, in cui per la sostituzione della termocoppia sono generalmente previsti costi tra 30 e 60 euro) e il diritto di chiamata, che può variare tra 30 e 80 euro, possiamo stimare una spesa complessiva minima di 50 euro fino a un massimo di 190 euro. Il tempo richiesto per la sostituzione si aggira intorno ai 30-60 minuti.
Quanto costa sostituire la termocoppia del piano cottura? | Min | Max |
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Se lo fai da solo | 10,00 | 50,00 |
Se lo fai fare da un tecnico | 50,00 | 190,00 |
Il costo del tecnico di 50 euro è dato dalla somma del prezzo medio della termocoppia (10 euro) e di 1 ora di lavoro (40 euro). Non viene preso in considerazione il costo del diritto di chiamata, che in caso di tecnici nelle vicinanze, potrebbe non essere richiesto. 190 euro è la cifra massima che potrebbe essere chiesta. Il costo è dato dalla somma del prezzo massimo del ricambio (50 euro), della tariffa massima per la sostituzione (60 euro) e la richiesta del costo massimo per il diritto di chiamata (80 euro). Hai fatto sostituire la valvola di sicurezza da un tecnico? Se ti va dicci quanto hai speso tramite i commenti! Ti sembra caro farla sostituire? Continua a leggere e cambiala da solo!
La sostituzione della termocoppia del piano cottura richiede attenzione e precisione per garantire il corretto funzionamento del sistema. Dopo aver chiuso la valvola del gas e scollegato l'alimentazione elettrica, è necessario rimuovere le griglie, i bruciatori e, se necessario, la piastra superiore. Svitare il dado che fissa l’asticella alla base del bruciatore e scollegare il faston o il connettore dal rubinetto del gas. Prima di acquistare la nuova termocoppia, è fondamentale portare con sé quella vecchia per verificare che l’altezza sia identica: i bruciatori normali (fuoco piccolo, rapido e semi-rapido) utilizzano di solito una misura standard, mentre i bruciatori a doppia o tripla corona richiedono termocoppie più alte. Alcuni modelli di termocoppia presentano un doppio filo di rame che termina con due innesti differenti, per consentire l’adattabilità a vari tipi di rubinetti. In tal caso si può tagliare quello che non serve. Dopo aver acquistato il ricambio, si può montare la nuova termocoppia fissando saldamente l’asticella con il dado per garantire un buon contatto, collegare il faston o il connettore e assicurarsi che la punta sia ben posizionata nella fiamma del bruciatore. Una volta rimontati tutti i componenti, si termina testando il funzionamento del piano cottura accendendo i bruciatori. Nel video illustrativo vengono mostrati nel dettaglio i passaggi per eseguire correttamente questa operazione.
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