Per garantire nel tempo il massimo dell’efficienza della macchina del caffè è fondamentale eseguire periodicamente, una delle operazioni più importanti per il suo funzionamento, la decalcificazione.
La periodicità con cui effettuarla può variare in base alla durezza dell’acqua che viene utilizzata, solitamente nella confezione delle macchine da caffè si trova un misuratore, che consente di valutarla. Ad ogni modo potremmo stabilire indicativamente, il limite nel numero di circa 200 caffè fatti. Chiaramente il valore potrebbe cambiare in base al fattore tempo e presenza di calcare nell’acqua. Infine il valore può essere preso come riferimento per le macchine che non segnalano la necessità della decalcificazione, altre invece hanno una spia che indica quando è necessario eseguirla.
La decalcificazione è un processo attraverso il quale si va a ridurre o ad eliminare la formazione di calcare all’interno del circuito della macchina. Difatti man mano che la si utilizza, a seconda della concentrazione di calcare nell’acqua che viene impiegata per fare il caffè, si verificano dei depositi di calcare, che influiscono negativamente sulla sua corretta lavorazione e sul risultato finale: il caffè.
Una delle condizioni che fa subito intendere che è necessario effettuare la decalcificazione è un caffè non particolarmente caldo.
In buona sostanza la decalcificazione consiste nel far scorrere attraverso il condotto idraulico acqua mista al decalcificante. Per azionare il procedimento, bisogna estrarre il contenitore dell’acqua, quello che normalmente riempiamo e dal quale viene prelevata l’acqua per fare il caffè, riempirlo di acqua ed aggiungere il decalcificante, ricordiamo che ogni macchina del caffe, riporta sul libretto di istruzioni, la quantità di acqua e di decalcificante da utilizzare. Una volta riempito bisogna metterlo in posizione ed, a seconda delle istruzioni della macchina, avviare il tasto decalcificazione o avviare il funzionamento del cappuccinatore. Il procedimento prevede che tutto il liquido passi attraverso il condotto dell’acqua, per uscire dal beccuccio citato.
Al termine del ciclo, bisogna estrarre nuovamente il contenitore, che questa volta deve essere riempito di acqua pulita e reinserito. Si effettua nuovamente l’operazione fatta in precedenza, fino all’erogazione di tutta l’acqua.
A questo punto, si può riempire per il contenitore per la terza volta, con l’acqua pulita e la macchina è pronta per fare il caffè.
Il procedimento descritto indica quello che avviene in linea generale, è da dire che in base al modello di macchina, tale processo può essere gestito mediante appositi comandi e spie che ne disciplinano i tempi, dando indicazione quando è terminato.