Per riuscire ad eseguire un'autodiagnosi ed identificare le cause del frigo no frost che non raffredda è necessario avere un quadro generale del suo funzionamento. Un quadro generale che ci consente di capire quali sono gli elementi di cui è composto, ovviamente tratteremo di quelli che sono essenziali, poi a seconda del modello e della tecnologia potremmo trovarci davanti ad un frigo no frost più complesso o dove alcuni degli elementi descritti possono diventare parte inglobata di un altro elemento, ma in linea di massima questa panoramica consente di disporre di un quadro generale utile a capire quale possono essere i problemi di un frigo no frost nel mancato raffreddamento.
Il funzionamento del frigo no frost, sia nei modelli doppia porta che combinati, prevede nella fase iniziale il raffreddamento del congelatore (freezer), e solo quando questo è giunto in temperatura, passa a raffreddare la cella frigorifero. In realtà avviene una propagazione del freddo dal congelatore alla cella frigorifero attraverso la spinta di una ventola, posta nella parete di fondo del congelatore. La ventola si attiva nel momento in cui il freezer ha raggiunto la temperatura e la porta viene chiusa. Nella altre circostanze la ventola rimane ferma. Ma torniamo ai componenti del frigorifero no frost, dei quali tralasciamo il compressore e il condensatore esterno, per concentrarci su quelli che sono nelle celle, nella maggior parte dei casi responsabili del frigo che non raffredda.
Evaporatore
Termofusibile
Resistenza sbrinamento
Timer sbrinamento
Damper
Ventola
Guarnizione
Sonde temperatura
Scheda elettronica
L'evaporatore si trova all'interno della cella freezer non è visibile aprendo lo sportello in quanto si trova dietro il pannello di fondo. All'interno di esso passa in liquido refrigerante che giunge a temperatura molto fredda e consente la "formazione del freddo" che viene immesso all'interno del congelatore attraverso l'attivazione della ventola. Essendo molto freddo e venendo a contatto con l'aria presente nella cella, carica di umidità, sulla sua superficie si crea della condensa, della brina. Tale condensa nel corso del funzionamento aumenta di spessore fino a quando non interviene il timer di sbrinamento che può essere un elemento fisico o inglobato nella scheda elettronica. In entrambi i casi entra in funzione dando l'avvio ad processo di sbrinamento dell'evaporatore che viene privato della brina, facendolo ritornare al massimo della sua efficienza di raffreddamento. Nel in caso in cui il timer non entra in funzione è presente un termofusibile che superato un certo limite massimo, blocca il raffreddamento ed attiva come nel caso precedente la resistenza di sbrinamento. Quest'ultima è una serpentina elettrica che diventando calda consente al ghiaccio presente sull'evaporatore di sciogliersi. Entra in funzione per il tempo di sbrinamento per poi staccarsi e far riprendere il raffreddamento. L'aria fredda presente nel freezer passa al frigo attraverso il damper, un componente che apre e chiude un condotto tra le due celle attraverso il quale passa l'aria fredda. Il processo di raffreddamento è regolato dalla sonde della temperatura che in base al rilevamento dei gradi del frigo o del congelatore consentono l'attivazione del compressore, quindi il raffreddamento ed il passaggio o il blocco del passaggio dell'aria fredda alla cella frigo. La guarnizione funge da tenuta dell'aria che è presente nel frigo e non consente l'entrata di aria dall'esterno.
Ora che disponiamo di un quadro generale di come avviene il raffreddamento del frigo no frost si può facilmente dedurre che quando la cella frigo non raffredda, il problema potrebbe essere ricondotto ad una anomalia che si sta verificando nel congelatore. Tralasciando le cause riconducibili alla perdita di gas, diciamo che la causa principale può essere dovuta ad un impaccamento di ghiaccio, ovviamente può essere causato da elementi diversi. Difatti parte degli elementi che abbiamo visto, non funzionando o se la loro capacità di rilevamento di un dato si altera, variano le condizioni di raffreddamento creando un inspessimento di ghiaccio sia sull'evaporatore che in tutto la parte di comunicazione tra le due celle. Questo blocca il funzionamento della ventola e quindi la propagazione del freddo.
Se il frigo no frost non raffredda la cella frigorifero il primo intervento che ci può consentire di ripristinare il normale raffreddamento è quello di eseguire uno sbrinamento staccando la corrente, chiaramente dopo aver tolto tutti gli alimenti che sono nel frigo, per almeno 24 h ma preferibilmente per 48 h, consentendo così a tutto il ghiaccio formatosi di sciogliersi. Con questa operazione solitamente si può ottenere un recupero del funzionamento per un periodo di tempo che può essere limitato ma comunque che consente di continuare ad utilizzare il frigo. Lo sbrinamento non è risolutivo, ma può essere riproposto in caso di nuova necessità, in quanto se c’è uno dei componenti, di cui abbiamo parlato, difettoso si tornerà a formare del ghiaccio. A seguire guarda il video spiegazione del frigo no frost non raffredda il frigo ma il freezer si.
Riassumendo, le cause che provocano la creazione ed il non scongelamento del ghiaccio, “impaccamento”, sono fondamentalmente tre. La prima che non viene più dato l’impulso alla resistenza di attivarsi, la seconda che la resistenza non funziona più, quindi sebbene in funzione non si riscalda e non fa sciogliere il ghiaccio, la terza è riconducibile ad una sonda di temperatura starata.
Se dopo aver eseguito lo sbrinamento il frigo raffredda, sappiamo che uno degli elementi che oramai conosciamo è responsabile del problema. Ma come fare a capire quali di essi? Lo vediamo subito!
Il primo elemento da controllare è la guarnizione del frigo, se consumata o non attecchisce bene al mobile lascia passare aria dall'ambiente in cui si trova. Questo comporta un entrata costante di aria calda ed umida che si riflette negativamente sul funzionamento del frigo. Il compressore dovrà lavorare più intensamente per abbassare la temperatura all'interno ed allo stesso tempo la formazione di ghiaccio sull'evaporatore può aumentare fino a creare una grande quantità di brina responsabile dell'impaccamento di ghiaccio prima descritto.
Il timer di sbrinamento che può essere un componente a se che ferma il funzionamento del compressore in modo automatico dopo che è decorso un certo tempo, oppure una sonda collegata con la scheda elettronica che riesce a valutare lo strato di ghiaccio presente sull'evaporatore, in questo caso il fermo del motore è gestito in modo elettronico. In caso di guasto di tale componente si crea una quantità di ghiaccio in eccesso sull'evaporatore che aumenta fino a creare un impedimento alla circolazione dell'aria. Possiamo renderci conto che c'è un difetto se il frigorifero stacca molto raramente, ovvero quando si attiva il fusibile termico di protezione.
Per renderci conto se la resistenza di sbrinamento sta funzionando, oltre ad una verifica su di essa che comporta smontare il frigorifero, possiamo valutarlo accedendo alla parte posteriore del frigo dove dovremo osservare se nella vaschetta di raccolta dell'acqua confluisce in modo più consistente nel momento in cui il frigorifero si trova in un momento di riposo del compressore. Non tutti i momenti di fermo del compressore sono relativi ad una fase di sbrinamento dell'evaporatore, pertanto l'osservazione di questa condizione deve essere fatta in modo costante durante l'arco di una giornata, quando almeno uno sbrinamento dell'evaporatore si dovrà verificare. Se invece assistiamo ai momenti di pausa del compressore in modo regolare, significa che tutti gli altri componenti stanno funzionando ma è proprio la resistenza a non riscaldare. Per verificare se la resistenza è buona bisogna posizionare i puntali del tester, acceso in scala ohmica, su i due ingressi. Per essere funzionante deve restituire un valore altrimenti è guasta.
Il fusibile termico ha come abbiamo visto la funzione di attivare lo sbrinamento dell'evaporatore, se non funziona non manda segnale alla scheda che non avvia tutto il processo per eseguire lo sbrinamento evaporatore. Il fusibile può essere controllato con un tester posizionato in scala ohmica e poggiando i puntali sui due pin. Per essere funzionante deve restituire un valore altrimenti è guasto.
Le sonde della temperatura rilevano i gradi all'interno del frigorifero e del congelatore e inviando il dato alla scheda elettronica, viene gestito il lavoro del compressore ed il raffreddamento all'interno delle celle. Se la sonda non funzione il frigorifero raffredda più del dovuto creando un eccesso di ghiaccio che come abbiamo visto + responsabile del non raffreddamento del frigo. Per renderci conto se le sonde sono funzionanti possiamo eseguire un rilevamento della temperatura all'interno delle celle. Per farlo si dovrà inserire un termometro per rilevare la temperatura, che se troppo al di sotto di quella che dovrebbe essere, consideriamo che la regolazione del frigo va da 1°C a 7°C ma di norma è bene avere intorno ai 4 o 5°C, significa che la sonda non sta funzionando correttamente.
Se dopo aver eseguito lo sbrinamento il frigo continua a raffreddare poco i due elementi che possono esserne responsabili sono la ventola o il damper.
La ventola ha la funzione di spingere l'aria dal freezer al frigo attraverso una bocchetta. In caso di guasto della ventola di cui ci possiamo rendere immediatamente conto in quanto non si sente il suo rumore, nel frigo possiamo ravvisare che c'è un raffreddamento ma non tale da raggiungere i gradi imposti. In questo caso è necessario sostituire la ventola. Prima di farlo, considerando che la ventola viene alimentata dalla scheda elettronica è opportuno eseguire una verifica di continuità elettrica. Con un tester posizionato sulla scala ohmica posizionare i puntali sui due faston, ovviamente la corrente deve essere staccata, il tester deve restituire un valore, se zero non funziona. In alcuni caso può anche essere funzionante da un punto di vista elettrico ma avere un problema meccanico. In tal caso diventa risolutiva collegarla direttamente alla corrente. Infine per concludere potrebbe anche verificarsi un non funzionamento della ventola causata da un filo di alimentazione scollegato o da una rottura di una o più pale.
Il damper è il meccanismo che apre è chiude la bocchetta di comunicazione tra freezer e frigo. Difatti questo passaggio resta aperto nel momento in cui è necessario abbassare la temperatura del frigo mentre viene chiuso quando sono raggiunti i gradi impostati. Se il damper è difettoso può rimanere bloccato sul chiuso o su aperto o in una posizione intermedia. Nel primo caso il frigo non raffredda, nel secondo raffredda troppo e nel terzo non raffredda abbastanza. Per la sua verifica si può eseguire il test di continuità con il multimetro.
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