Presente in tutte le case, la lavatrice è un elettrodomestico che in alcuni casi risulta sconosciuto, nel senso che, sappiamo esattamente a cosa serve, ma non tutti i membri della famiglia sanno utilizzarlo. Ci troviamo pertanto, in alcuni casi, a dover impostare un ciclo di lavaggio e non sapere assolutamente da dove iniziare.
In questa guida cercheremo di descrivere cosa bisogna fare da un punto di vista pratico, cercando di raggruppare i passaggi necessari, per l’ipostazione di un ciclo di lavaggio, su tutti i modelli di lavatrice.
Iniziamo a fare una piccola distinzione, tra le lavatrici meccaniche e quelle elettroniche. Le prime sono orami quasi scomparse dalla produzione, ma non dalle abitazioni, caratterizzate da una manopola funzionante ad ingranaggi, le seconde possono avere un quadro comandi molto diverso e con funzioni avanzate ed hanno una gestione elettronica del programma. Nella guida non ci occuperemo delle funzioni avanzate, bensì di quelle che sono le impostazioni basi, riconducibile ad entrambe le tipologie.
Detto questo, ci accingiamo al nostro primo lavaggio!!!
La prima cosa che dobbiamo fare è quella di distinguere i capi per tipologia, ovvero dividere i cotoni, i sintetici, i delicati e la lana. Una lavatrice, tralasciando le funzioni speciali, è concepita con una serie di programmi, che si riconducono a queste tipologie di tessuti. Da qui dobbiamo fare una divisione nella divisione, i cotoni vanno divisi per colore, distinguendo i bianchi dai colorati e tra i colorati possiamo ancora distinguerli tra quelli scuri e chiari. Soprattutto al primo lavaggio i colorati tendono a cedere colore, quindi è meglio lavarli da soli. Anche per i sintetici deve essere fatta la distinzione dei colori. In ogni caso non dobbiamo mai lavare insieme tessuti colorati e bianchi, quest’ultimi con molta probabilità si possono tingere. I delicati e lana vanno lavati a parte, per i fatti loro, utilizzando gli appositi programmi.
Ora, effettuata la divisione, dobbiamo controllare, se ci sono delle tasche e che al loro interno non rimanga nulla e chiudere, se ce ne sono, le cerniere per evitare che si rovinino. Per preservare maggiormente i colori i capi di abbigliamento devo essere girati al contrario. Se ci sono dei tessuti con delle macchie particolarmente difficili o particolari è bene pre-trattarle adeguatamente, per approfondire leggi l’articolo su come trattare le macchie.
A questo punto abbiamo selezionato e preparato i tessuti, non ci resta che inserirli nel cestello. In questo caso dobbiamo fare attenzione alla quantità di tessuti che andiamo a caricare. Sebbene una lavatrice ha una portata massima definita in Kg, non può essere introdotta al suo interno, per tutti i programmi, tale quantità di tessuti. Se si ha disposizione il libretto di istruzioni è consigliabile identificare la capacità di carico massima per ogni programma. In alternativa è bene lasciare un po’ di spazio tra i panni e il punto alto dell’oblò. Per avere un'idea di quanto pesa un tessuto vai a questo articolo.
Ora non ci resta che scegliere il programma di lavaggio.
Sul programmatore sia esso meccanico che elettronico, troviamo indicati e divisi i programmi per tipologia di tessuto: cotone, sintetico, delicato, lana.
Esempio di programmatore meccanico, nel pratico ci si rende conto che è meccanico in quanto il programmatore, dove ci sono i numeri dall’1 al 18, gira solo in senso orario.

Esempio di programmatore, manuale, ma elettronico, gira sia a destra che a sinistra, questo significa che non ci sono gli ingranaggi.

Esempio di programmatore digitale elettronico.

Se siamo in presenza di un programmatore meccanico, ci sono dei numeri che partono dall’uno ed arrivano fino al 18 grosso modo, ad ognuno di essi equivale un lavaggio. In questo arco di numeri ci sono dei punti di stop, che corrispondono alla fine del lavaggio ed allo stesso tempo dividono una tipologia di tessuto dall’altra. Avremo così dall’uno al primo stop il cotone, dal setto o otto al secondo stop il sintetico, e a seguire i delicati e la lana con i relativi stop. Per programmare, stabilito il tessuto, dobbiamo identificare l’intensità di sporco. Più i tessuti sono sporchi e minore è il numero da impostare. Ad esempio, uno sporco intenso, ha bisogno di un lavaggio lungo, quindi dobbiamo impostare il numero uno, che partendo dal prelavaggio, passa attraverso le varie fasi, fino al termine. Se lo sporco è forte ma meno intenso, possiamo partire dal due, evitando la fase del prelavaggio, se lo sporco è più leggero partiamo dal tre e man mano che lo sporco è meno forte si parte da numeri più alti, sempre rimanendo nella programmazione del cotone.
Impostato il programma bisogna abbinare la temperatura, che nelle lavatrici meccaniche è nella maggior parte dei casi impostabile da una manopola che riporta la gradazione da una scala che va da freddo, passando attraverso le altre temperature, ai 90°C. Consiglierei di non utilizzare temperature superiore ai 60°C per lo sporco più forte, e temperature più basse per lo sporco meno intenso. Una temperatura inadeguata può generare risultati non ottimali o anche rovinare un tessuto. Quindi è opportuno conoscere le caratteristiche di lavaggio di un capo per operare di conseguenza. Su ogni tessuto è riportata una etichetta che ne indica le caratteristiche, per approfondire leggi questo articolo.
Dipende dal numero dei giri della lavatrice può darsi che vanno imposati, per il cotone va bene una centrifuga alta, per i sintetici media, per i delicati bassa o senza, per la lana senza centrifuga.
Terminate queste fasi, dopo aver inserito il detersivo necessario, possiamo dare l’avvio alla fase del lavaggio e attendere il suo termine. Alcune volte per accelerare il programma si usa portare avanti il programmatore, facendogli fare uno o più scatti, ma non è consigliato farlo.
Il cassetto del detersivo può essere composto da tre o quattro scomparti, su ognuno dei quali un simbolo ne identifica la funzione, di seguito li riproponiamo, andando nello specifico del loro impiego:
In alcune lavatrici è assente, serve per effettuare una fase di candeggio ai tessuti. Per utilizzarla bisogna sincerarsi che il tessuto che si intende trattare sia adatto alla sostanza, riportando sulla targhetta al suo interno il simbolo in questione. Qui dobbiamo fare attenzione al tipo di candeggina che utilizziamo, la tradizionale va bene per i tessuti resistenti bianchi, mentre quella delicata va bene per i tessuti colorati, per la lana e i sintetici.

L’ammorbidente va versato nella vaschetta, non facendo mai superare il livello massimo, viene prelevato dalla vaschetta durante il programma di lavaggio. Per la quantità da impiegare bisogna fare riferimento alle indicazioni riportate sul prodotto ed in riferimento alla quantità di carico del bucato.

Viene introdotto il detersivo per effettuare la fase di prelavaggio. Il prelavaggio per essere effettuato deve essere impostato, dal programmatore o ci può essere un tasto a parte sul quadro comando della lavatrice, si imposta tale funzione se c’è la necessità di effettuarla. Solitamente viene utilizzata nel caso di un carico di biancheria particolarmente sporca.

È lo scomparto più utilizzato, si inserisce il detersivo necessario ad effettuare la fase di lavaggio di tutti i tessuti ed è valido per tutti i programmi impostati. La quantità da inserire dipende dal tipo di detersivo, quindi è fondamentale attenersi alle indicazioni su di esso riportate, e non cedere alla tentazione dell’abbondare, in considerazione della quantità di biancheria caricata nel cestello. Questo scomparto è solitamente destinato all’utilizzo di detersivo in polvere, la sua struttura è tale che se si inserisce il detersivo liquido, non viene trattenuto e scivola nel vasca ancor prima che sia necessario, quindi nel caso si voglia impiegare il liquido va inserito appena prima che inizi la fase del lavaggio. Ci sono modelli di lavatrici dotate di un blocca detersivo, una sorta di parete in plastica, che inserita in delle guide verticali all’interno del cassetto creano una barriera impedendo il defluire del liquido prima del dovuto.
Con la lavatrice elettronica il concetto di impostazione del programma non cambia, bisogna sempre scegliere il programma più appropriato, in base all’intensità di sporco. Come nelle foto sopra, ci possiamo trovare davanti a due diversi tipi di programmatore, quello che esteticamente è uguale al meccanico, che a differenza di quest’ultimo, dato l’avvio al programma, rimane fermo nella posizione iniziale fino alla fine del ciclo di lavaggio. La temperatura su alcune lavatrici deve essere impostata manualmente, in altre si abbina automaticamente al programma impostato, in molti casi si ha la possibilità di personalizzarla agendo con un pulsante/selettore.
L’altro programmatore elettronico, invece è completamente digitale, la scelta del programma avviene selezionandolo dalla manopola, e tutte le altre impostazioni, temperatura e giri, si impostano automaticamente di conseguenza. C’è sempre la possibilità di cambiare dette impostazioni, agendo sui corrispettivi pulsanti di comando.
Terminato il lavaggio ed estratto i tessuti è consigliabile asciugare le guarnizione in corrispondenza dell’oblò per evitare il ristagno di acqua e cattivi odori. Lasciare l’oblò socchiuso per consentire l’asciugatura del cestello ed evitare odori sgradevoli.
Di tanto in tanto procedere alla pulizia del filtro, tranne nei modelli autopulenti, il filtro è esterno alla lavatrice, in alcuni modelli si può trovare nel cestello.
Articolo aggiornato: mercoledì 27 novembre 2019