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Cosa trovi in questo articolo Verifica rottura luce cappa cucina Cambiare lampadina cappa cucina Caratteristiche tecniche lampadina per cappa Quanto consuma la lampadina della cappa |
Indubbiamente nel momento in cui la lampadina della cappa non si accende dopo che è stato attivato il pulsante che la dovrebbe far illuminare, siamo in presenza di un guasto. Esso tuttavia può riguardare sia la lampadina che il portalampada o più in generale la sua alimentazione. Nella maggior parte dei casi ad essersi rotta è la lampadina, che proprio come quelle di casa si può fulminare da un momento all’altro. Non c'è una durata stabilita a priori; in generale la durata può dipendere dalla sua qualità, da quanto viene usata o da sbalzi di corrente che occasionalmente si possono verificare. Tuttavia, è importante sottolineare che la lampadina della cappa può fulminarsi in qualsiasi momento.
Ma come ci si rende conto che è la lampadina ad essere guasta?
Certamente per fugare il dubbio basterebbe comprarne una nuova e provarla, ma se non vogliamo acquistarla inutilmente, dobbiamo effettuare una verifica per capire se il problema è da ricondursi ad essa o ad altro. In questo caso abbiamo tre strade per capirlo, la prima è controllare se i filamenti all'interno della lampada sono integri, successivamente verificare se la corrente elettrica arriva fino al portalampada ed infine provare la lampadina. In tutti e tre i casi come prima cosa è necessario aprire il fondo della cappa ed estrarre la lampadina. A seconda dei casi potrebbe essere ad incastro o da svitare in senso antiorario.
Se si tratta di una lampadina ad incandescenza, osservandola attentamente si potrebbe individuare la rottura di un filamento. Tuttavia, l'interruzione del filamento non è sempre visibile. Se non si riesce ad appurare, resta da verificare se al portalampada giunga la tensione elettrica. Il portalampada possiamo testarlo con l’ausilio di un cacciavite cercafase, di cui poggeremo la punta prima su una e poi sull’altra lamella all’interno del portalampada. Ricordiamo che effettuando questo operazione è necessario che poggiamo il pollice sulla testa del manico del cercafase, altrimenti non funziona. Su una delle due lamelle il cercafase si dovrà accendere, saremo così certi che il portalampada è alimentato. Ricordiamo che il pulsante che dovrebbe accendere la luce deve essere premuto o comunque stare nella posizione in cui normalmente la luce è accesa. Per testare la lampadina invece è necessario disporre di un portalampada con la stessa filettatura collegato ad un cavo elettrico, dove avvitarla e verificare se funziona.
La lampadina della cappa, ricordiamo che in alcuni modelli possono essercene più di una, è posizionata all’interno della cappa, ed è raggiungibile aprendo il pannello che trattine il filtro antigrasso. Il modo in cui il pannello è agganciato o la forma possono essere diversi tra le varie cappe, ma sempre estremamente semplice da sganciare. Una volta che si ha accesso alla parte interna, la lampadina è in bella vista agganciata al portalampada. L’intervento di sostituzione di per sé è semplicissimo, basta svitare la lampadina e sostituirla con la nuova. Questo intervento può essere eseguito anche con la corrente elettrica attaccata, bisogna fare solo attenzione a toccare esclusivamente la lampadina nella parte in vetro, e nel momento in cui si svita non toccare la parte metallica filettata dove c’è corrente. Se invece si ha qualche timore è assolutamente consigliato staccare la corrente elettrica.
Caratteristiche tecniche lampadina per cappa
Nella sostituzione di una lampadina per cappa, di norma si può optare per una lampadina qualsiasi compatibile con l'attacco E14, comune per le cappe da cucina. Tuttavia, se si desidera fare attenzione ai dettagli specifici, ecco alcuni punti da considerare. Il wattaggio della lampadina è importante: le lampadine a LED da 7 watt possono offrire una luce simile a una lampadina da circa 50 watt, mentre le lampadine ad incandescenza vanno solitamente dai 25 ai 40 watt. Verificare che la tensione della lampadina sia compresa tra 220 e 240 V. Il colore della luce, indicato dalla temperatura di colore in Kelvin (K), è un altro aspetto da tenere in considerazione; ad esempio, una tonalità calda intorno a 2700K può creare un'atmosfera accogliente in cucina, mentre una tonalità più fredda intorno a 5000K può dare una sensazione di luce più vivace e energizzante.
Temperatura di colore (Kelvin) | Effetto sull'atmosfera in cucina |
2700K | Atmosfera calda e accogliente |
3500K | Luce neutra, ideale per una cucina funzionale e moderna |
5000K | Luce più fredda e vivace, adatta per una cucina luminosa e energizzante |
Assicurarsi che la lampadina abbia un'alta resa cromatica per una riproduzione dei colori naturale e precisa.
Indice di resa cromatica (CRI) | Effetto sulla resa dei colori |
80 | Resa dei colori accettabile: alcuni possono apparire leggermente distorti |
90 | Buona resa dei colori: realistico e naturale |
95 | Eccellente resa dei colori: preciso e fedele |
Infine, controllare che la lampadina abbia la certificazione CE per garantire la conformità alle normative di sicurezza europee. Anche se una lampadina per cappa qualsiasi può fare il lavoro, prestando attenzione a questi dettagli si può trovare quella più adatta alle esigenze specifiche. La sostituzione deve avvenire con una lampadina che presenta le stesse caratteristiche, su di essa si può leggere stampigliata la potenza in watt, solitamente 40 w, e nel comprare la nuova attenersi a tali dati.
Il consumo di una lampadina per cappa può variare in base alla potenza della lampadina. Le lampadine per cappa solitamente hanno una potenza compresa tra 25 e 40 watt nei modelli ad incandescenza, mentre quelle a led dispongono di una potenza tipicamente tra 5 e 10 watt. La luminosità di una lampadina, misurata in lumen, varia a seconda del tipo e della potenza della lampadina stessa. Ad esempio, una lampadina per cappa tipica può produrre intorno a 320 lumen di luce mentre una a led raggiunge i 500 lumen. È importante notare che le lampadine a led hanno una durata molto più lunga rispetto alle lampadine ad incandescenza. Mentre una lampadina ad incandescenza ha una durata media di circa 2000 ore, le lampadine a led possono durare fino a 20000 ore, offrendo quindi una maggiore affidabilità nel tempo e richiedendo meno frequenti sostituzioni. Le lampadine a led possono essere inizialmente più costose rispetto alle lampadine ad incandescenza. Il consumo energetico è indicato sulla scheda tecnica o sulla correlata classe energetica, espressa per un numero di ore pari a 1000. Il consumo in termini economici è modesto. Per esempio, considerando un consumo di 25 kWh per 1000 ore di accensione e il costo del kWh a 0,25 centesimi, il consumo della lampadina per cappa ad incandescenza ammonta a 6 euro e 25 centesimi. Per calcolare il consumo energetico in una singola attività di utilizzo, si moltiplica la potenza in watt della lampadina per il tempo in ore in cui la lampadina è accesa, quindi il risultato viene moltiplicato per 0,25 centesimi o per il costo del kWh. Di seguito è riportata una panoramica del consumo energetico e dei costi associati all'uso di una lampadina per cappa per un periodo di 2 ore.
Tipo di lampadina | Watt | kWh | Costo (Euro) |
---|---|---|---|
LED 5 W | 5 | 0,010 - 0,013 | 0,0025 - 0,00325 |
LED 7 W | 7 | 0,014 - 0,018 | 0,0035 - 0,0045 |
LED 10 W | 10 | 0,020 - 0,025 | 0,005 - 0,00625 |
Incandescenza 25W | 25 | 0,045 - 0,050 | 0,01125 - 0,0125 |
Incandescenza 40W | 40 | 0,060 - 0,070 | 0,015 - 0,0175 |
Inoltre, è importante considerare l'angolo del fascio di luce, che indica la distribuzione della luce emessa dalla lampadina. Un angolo del fascio luminoso di 360°, comune nelle lampadine per cappa, garantisce una diffusione uniforme della luce nell'ambiente circostante.
Per concludere e riepilogare, è fondamentale tenere presente i seguenti punti nella scelta della lampadina per la cappa della cucina:
Potenza: scegliere la potenza adeguata in base alle esigenze di illuminazione della cucina. Le lampadine per cappa solitamente hanno una potenza compresa tra 25 e 40 watt per modelli ad incandescenza, mentre le lampadine a led possono variare da 5 a 10 watt, offrendo maggiore efficienza energetica.
Tipo di lampadina: valutare se utilizzare una lampadina a incandescenza o a led. Le lampadine a led sono preferibili per la loro maggiore efficienza energetica, durata più lunga e minore produzione di calore rispetto alle lampadine tradizionali.
Durata: considerare la durata della lampadina comporta meno manutenziona per la sostituzione e impiego di tempo per comprarla.
Luminosità: la luminosità è fondamentale per un livello di luminosità adeguato. Una lampadina per cappa tipica può produrre intorno a 320 lumen di luce, ma ci sono modelli che vanno oltre.
Angolo del fascio luminoso: Un angolo del fascio luminoso di 360° garantisce una diffusione uniforme della luce nell'ambiente circostante.
Colore della luce: scegliere il colore della luce più adatto alle proprie preferenze e all'atmosfera desiderata in cucina. Ad esempio, una tonalità calda intorno a 2700K può creare un'atmosfera accogliente, mentre una tonalità più fredda intorno a 5000K può offrire una luce più brillante e nitida.
CRI: più alto indica una migliore resa cromatica. Una luce con un CRI elevato renderà i colori in modo più fedele e naturale, mentre un CRI più basso può alterare la percezione dei colori.
Certificazioni di sicurezza: verificare che la lampadina abbia le certificazioni di sicurezza necessarie per l'uso in ambienti domestici, come ad esempio la certificazione CE.
Consumo energetico e costo: considerare il consumo energetico e il relativo costo associato all'uso della lampadina.
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