Cosa trovi in questo articolo Utensili e materiali per installazione cappa cucina sottopensile Montaggio cappa cucina sottopensile |
Durante l'installazione di una cappa sottopensile, sono necessari in generale diversi utensili e materiali. Ecco un elenco di cui è necessario disporre prima di iniziare il montaggio:
1) Metro
2) Trapano e punte (legno, muro, ferro)
3) Livella
4) Pennarello
1) Cappa sottopensile
2) Viti e staffa di fissaggio (fornite con la cappa)
3) Nastro biadesivo
Gli utensili e i materiali specifici necessari potrebbero variare in base al tipo di cappa sottopensile. Si consiglia a tal fine di consultare le istruzioni di montaggio della cappa in oggetto, per determinare la necessità di altri utensili e materiali.
Il montaggio della cappa sottopensile, avviene in modo differente rispetto ad una cappa filtrante a parete, difatti la sua collocazione al di sotto del pensile, al quale deve aderire in modo perfetto e preciso, implica il dover essere molto precisi con i punti di fissaggio, con i punti dove praticare i fori ed altro. In sostanza prima di montare la cappa bisogna prendere delle misure e segnare i punti dove va avvitata. Distinguiamo in tale processo, la sostituzione, per la quale ci si potrebbe trovare con gli agganci della cappa da sostituire allineati con quella nuova, tuttavia anche in tale caso ci potrebbero essere delle differenze e pertanto ora dettaglieremo i passaggi da compire. Prima di farlo si precisa che l'altezza della cappa rispetto al piano di cottura non è regolabile, ovvero è stabilita dal punto di fissaggio del pensile dove la cappa è integrata e che a sua volta viene fissato a filo con l'altezza della colonna del frigorifero da incasso. Nella descrizione faremo riferimento a tale condizione, ovvero che l'altezza del pensile è già stabilita. In ogni caso la distanza tra il piano cottura è la cappa è di 65 cm.
Con il metro, preferibilmente rigido, misurare da sotto a sopra, l'altezza precisa della cappa. Per essere il più precisi possibile si consiglia di poggiare la cappa su una superfice piana e poggiare la stecca del metro su tale base, mentre nella parte superiore abbassarsi per poter guardare orizzontalmente il punto preciso al millimetro di dove finisce.
Successivamente con il pensile agganciato alla parete, partendo dalla sua base inferiore, poggiamo la stecca del metro e riportiamo con un segno da ambo i lati (freccia verde) esattamente al millimetro la misura dell'altezza della cappa precedentemente rilevata (in questo caso specifico 15,1 cm).
I due punti, tra i quali per comodità potremmo tirare una linea con un pennarello, rappresentano la fine della cappa. La linea dove poggiare e far coincidere la parte inferiore delle barra in lamiera, a forma di L, in dotazione, che oltre a fungere da ancoraggio, sostiene il peso della cappa. Lavorando da soli, per facilitare il suo posizionamento e poter successivamente segnare i punti di fissaggio, si consiglia di applicare nella parte posteriore, quella che va poggiata contro la parete, del biadesivo.
L'impiego del biadesivo, permette, in via temporanea, di poterla poggiare in quella che sarà la posizione definitiva e di segnare, muovendosi liberamente, con la punta del pennarello i punti di dove fare i fori. Nel caso in cui il lavoro venga eseguito a quattro mani, non c'è bisogno di tale procedimento, in quanto una persona terrà la barra in posizione mentre l'altra segna i punti indicati dalle frecce verdi. Essere precisi in tale procedura è importante al fine di poter fissare la barra nel punto giusto e far si che la cappa al termine dalla messa in opera possa combaciare perfettamente.
Segnati i punti dove praticare i fori bisogna staccare la barra. Successivamente con un tassellatore, ovvero un trapano a percussione o trapano a martelletto o ancora avvitatore impostato nella modalità foratura, con una punta da 6 o comunque corrispondete al tipo di tassello in dotazione alla cappa o che si vuole utilizzare, praticare i due fori. Continuando inserendo i tasselli nei relativi fori.
Terminiamo il terzo step con l'applicazione in via definitiva della barra di sostegno della cappa. Nell'avvitarla, se abbiamo tratto una linea tra i due puntini, giochiamo sui piccoli spostamenti in modo che la posizione finale sia perfettamente in bolla, se non abbiamo tirato il segno, ma in ogni caso è preferibile farlo, poggiamoci sopra una livella in modo che il serraggio delle viti la fissi perfettamente livellata.
Fino ad ora abbiamo visto che, sebbene la cappa debba essere integrata nel pensile, i due pezzi sono fisicamente separati, tuttavia è necessario, al fine della funzionalità, unirli. Dopo avere adagiato la cappa su una superficie piana, è necessario sganciare il pensile ed adagiarvelo sopra, centrandolo perfettamente, in modo tutto il perimetro sia in linea con quello della cappa. All'interno del mobile, alla base, esattamente negli angoli, dovrebbero essere presenti dei punti in cui c'è una preforatura. Essa indica il punto esatto in cui praticare i quattro fori, dove avvitare una vita per unire in modo fermo cappa e pensile.
Con il trapano al quale innestiamo una punta per il legno, il diametro dipende dal tipo di vite di fissaggio che useremo, solitamente in dotazione, pratichiamo i 4 fori al legno e successivamente, sostituendo la punta con quella del ferro, foriamo la lamiera. Anche sulla lamiera, se la osserviamo prima di adagiarvi sopra il pensile, si possono osservare che ci sono i quattro punti, messi in evidenza per la foratura. Al termine avvitiamo le viti di fissaggio.
Ora che la cappa è bloccata, fissata al pensile, dobbiamo far passare il filo, nel caso l’alimentazione elettrica, si trovi al di sopra dell’altezza del pensile, dietro di esso. Con una punta per il legno da 8 pratichiamo un foro nel bordo inferiore e superiore del pensile, e vi infiliamo il cavo di alimentazione.
Ora possiamo appendere il tutto sulla staffa di aggancio dei pensili, la cappa andrà ad infilarsi esattamente in corrispondenza della barra di fissaggio precedentemente bloccata alla parete. Dopo aver allineano bene il pensile al profilo del mobile del frigorifero da un lato e dell'altro pensile dall'altro, avvitiamo attraverso la barra di sostegno le viti nella cappa.
Eseguito questo fissaggio non resta che concatenare il pensile della cappa con quelli ai lati. Per farlo usiamo una punta numero 6 per il legno o la punta equivalente al tipo di giunto di cui si dispone e pratichiamo un foro dall'interno dei mobili adiacenti verso l'interno della cappa. Prima di farlo assicuriamoci che il punto scelto, che di norma è già indicato con un preforo, fori in un punto dove non tocca nulla dell'interno della cappa. Inseriamo i giunti per mobile e li avvitiamo.
Ora la cappa è montata saldamente e non ci resta che concludere con i collegamenti elettrici del cavo che abbiamo fatto uscire da sopra la cappa. A tal proposito va precisato che, purtroppo capita ancora che alcuni sottovalutino l'importanza del collegamento di terra nelle cappe da cucina, considerando questi apparecchi come secondari o addirittura a doppio isolamento, quindi in classe II (che non necessitano della messa a terra). Tuttavia, la maggior parte delle cappe in commercio, appartengono alla classe I, ovvero richiede obbligatoriamente il collegamento alla terra per motivi di sicurezza. Va anche detto che esistono alcune cappe, che escono di fabbrica solo con i due fili: fase e neutro, senza il conduttore di terra. In questi casi specifici, è il costruttore stesso ad aver previsto un isolamento adeguato, e il collegamento a terra non è necessario né previsto. Ma quando la cappa dispone anche del filo giallo/verde, o ha sulla morsettiera il simbolo della messa a terra, questa deve essere collegata senza eccezioni.
Nel video sul montaggio della cappa cucina sottopensile sono illustrati tutti i passaggi e le informazioni necessarie per completare l'installazione in modo semplice e sicuro.
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