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Cosa trovi in questo articolo Quanto consuma uno scaldabagno elettrico Energy label consumi scaldabagno Come è fatto e come funziona lo scaldabagno elettrico Conviene tenere lo scaldabagno sempre acceso? |
Il consumo di uno scaldabagno elettrico per la produzione di acqua calda per una famiglia di tre persone, è stimato in 1550 Kwh all'anno, ma quanto consuma un boiler elettrico dipende da diversi fattori, ad esempio dalla sua capacità, da quanto viene tenuto in funzione, dal modello specifico ed anche dalla temperatura dell'acqua. Prima di acquistarlo possiamo sapere qual è il consumo esatto o anche approssimativo? Certo, possiamo stabilire il consumo in due modi diversi, il primo consultando la scheda tecnica ed il secondo l'energy label sulla quale viene riportato chiaramente. In entrambi i casi i dati dichiarati devono essere soggetti ad alcune considerazioni che faremo trattando questi due aspetti.
Iniziamo riportando in delle tabelle i dati rilevati dal confronto di più modelli di scaldabagno. Consideriamo la potenza in Kw (resistenza), l'assorbimento in watt e il costo in euro per un'ora di funzionamento basato sul costo del kwh di 0,40 centesimi. La potenza varia tra 1,2 kw e 1,5 kw, ma alcuni modelli possono raggiungere i 2 kw. Si consiglia di verificare la scheda tecnica prima dell'acquisto o di inviarci i dettagli tramite i commenti per verificare i consumi effettivi.
Nella prima tabella consideriamo il consumo di uno scaldabagno da 10 litri, considerato anche istantaneo, che è il più piccolo della categoria. Viene comunemente utilizzato per riscaldare l'acqua per lavare i piatti in cucina e viene identificato con il nome di scaldabagno sotto o sopra lavello in base alla posizione degli attacchi dell'acqua. Nel primo caso sopra e nel secondo sotto la struttura del mini boiler. A prescindere dalla più comune finalità, può essere utilizzato in qualsiasi altro contesto.
Potenza Kw | Consumo Watt h | Consumo euro h |
---|---|---|
1,2 | 1200 | 0,48 |
I modelli da 15 litri hanno la medesima finalità di quelli da 10 e sono commercializzati nella versione sopra e sotto lavello.
Potenza Kw | Consumo Watt h | Consumo euro h |
---|---|---|
1,2 | 1200 | 0,48 |
Il 30 litri commercializzato nella linea sopra lavello, ha la medesima finalità dei due precedenti, ma grazie alla maggiore capienza può risultare una soluzione valida anche per la doccia, anche se con delle limitazioni che dopo vedremo.
Potenza Kw | Consumo Watt h | Consumo euro h |
---|---|---|
1,5 | 1500 | 0,60 |
Lo scaldabagno da 50 litri è uno dei più usati e commercializzati e può essere usato in generale per qualsiasi finalità di acqua calda in casa.
Potenza Kw | Consumo Watt h | Consumo euro h |
---|---|---|
1,2 | 1200 | 0,48 |
1,5 | 1500 | 0,60 |
Per uno scaldabagno da 80 litri teoricamente il consumo non cambia, intendendo per esso l'assorbimento, ma vedremo dopo cosa significa.
Potenza Kw | Consumo Watt h | Consumo euro h |
---|---|---|
1,2 | 1200 | 0,48 |
1,5 | 1500 | 0,60 |
Gli scaldabagni da 100 litri hanno un consumo di 1500 watt per ora di funzionamento.
Potenza Kw | Consumo Watt h | Consumo euro h |
---|---|---|
1,5 | 1500 | 0,60 |
Da quanto si potrebbe dedurre dalle tabelle, il consumo di un boliler da 10 litri potrebbe sembrare uguale a quello di uno da 50 litri, mentre quello da 30 litri uguale al consumo di un modello da 80 litri o 100 litri. In realtà non è affatto in questo modo! Il consumo fin ora visto, si riferisce ad un'ora di funzionamento, durante la quale la resistenza resta attiva per tutto il tempo. In base alla grandezza dello scaldabagno, il tempo per riscaldare l'acqua e portarla a 45°C è diverso e determina un consumo differente. Nella scheda tecnica si trova un riferimento al tempo di riscaldamento che ad esempio in un 10 litri si aggira intorno a 30 minuti, mentre in un 50 litri supera le 2 ore ed in un 80 e 100 litri, le 3 ore. Vuoi sapere quanto impiega lo scaldabagno a riscaldare? Vediamolo con i dati sotto riportati!
Litri | Tempo |
---|---|
10 litri | 30 minuti |
15 litri | 45 minuti |
30 litri | 1 ora e 10 minuti |
50 litri | 2 ore e 10 minuti |
80 litri | 3 ore e 10 minuti |
100 litri | 3 ore e 40 minuti |
I dati si riferiscono al tempo medio, che può variare di pochi minuti a seconda del modello e delle sue funzionalità (ad esempio, modelli che ottimizzano il consumo potrebbero aumentare il tempo di funzionamento di pochi minuti, mentre modelli con funzioni particolari potrebbero ridurlo). Questi tempi sono basati sulla temperatura standard dell'acqua in ingresso e sulla temperatura ambiente. Tuttavia, queste condizioni possono influire significativamente sul tempo di riscaldamento, ad esempio durante l'estate, quando le temperature dell'acqua e dell'ambiente sono più alte, ci vorrà molto meno tempo di quanto prevedono le indicazioni medie.
Considerando queste variabili, il consumo di uno scaldabagno da 10 litri che necessita di 30 minuti per riscaldare l'acqua, è inferiore a quello indicato nella relativa tabella e potrebbe ulteriormente diminuire in caso di utilizzo estivo. Ora ti starai chiedendo: quanto consuma uno scaldabagno elettrico da 30 litri? E quanto uno da 50 litri o da 80 litri? Per rispondere a questa domanda, abbiamo sviluppato un modulo di calcolo automatico dei consumi, che tiene conto della variabilità del costo del kwh. Per eseguire il calcolo è necessario indicare nei relativi campi il costo per Kwh del proprio piano tariffario ed il tempo in minuti che lo scaldabagno impiega per riscaldare l'acqua. Questo dato è indicato sulla scheda tecnica di ogni modello, in assenza si può fare riferimento alla tabella che si trova sopra. Nel caso in cui nell'utilizzo quotidiano si stabilisce che il tempo ch eimpiega ad riscaldare, si può usare il modulo per stabilre quale sia stato il consumo per quel tempo. Ad esempio se in estate un 50 litri riscalda in 15 minuti, si pososno usare tali dati per calcolare il consumo in euro.
Il secondo modo per stabilire il consumo dello scaldabagno è leggere il dato riportato sull'energy label che indica quale è il consumo annuale, considerando che resti acceso per tutto l'anno. In questa tabella sono riportati i consumi dichiarati per le relative categorie.
Tipo | Classe A | Classe B | € classe |
---|---|---|---|
10 Litri | 519 Kwh | 561 Kwh | 207,60 - 224,40 |
15 Litri | 522 Kwh | 558 Kwh | 208,80 - 223,20 |
30 Litri | Classe C | 552 Kwh | 220,80 |
50 Litri | 1250 - 1316 Kwh | 500,00 - 526,40 | |
80 Litri | 1250 - 1316 Kwh | 500,00 - 526,40 | |
100 Litri | 1250 - 1316 Kwh | 500,00 - 526,40 |
Come è avvenuto per altri elettrodomestici anche per lo scaldabagno elettrico la legge impone che ogni modello sia correlato della relativa etichettatura energetica. Il regolamento prevede l'obbligo per il produttore di corredare ogni apparecchio messo in commercio della sua etichetta, che deve essere stampata per gli scaldacqua a pompa di calore sull’imballaggio, mentre per gli scaldacqua destinati all’utilizzo d’insieme ne deve essere presente una seconda su ogni elemento, ed obbliga il rivenditore ad esporre tale etichetta su ogni singolo prodotto in modo che inequivocabilmente possa ad esso essere associata. Ogni scaldacqua deve essere munito della scheda di prodotto.
Gli scaldabagno si distinguono in modelli convenzionali, solari, a pompa di calore, serbatoi per l’acqua calda ed infine gli insieme di scaldacqua e dispositivi solari. Per ognuna di queste tipologie c’è una specifica etichettatura energetica che propone una scala che va dalla A+ alla F per tutti, fatta eccezione per gli insieme di scaldacqua e dispositivi solari che prevedono una scala dalla A+++ alla G. Vediamo ora nel dettaglio come è formata e come leggere i dati riportati sull’energy label dello scaldabagno.
Il primo dato in alto è la marca ed il modello dello scaldabagno a cui fa riferimento. La classe di efficienza energetica è indicata con una freccia nera con la punta orientata verso la tabella arcobaleno in corrispondenza della relativa classe di efficienza.
Indica che siamo in presenza di un apparecchio che ha la funzione di riscaldare l’acqua e che il suo profilo di carico (basato su una frequenza di aspirazione di acqua) è L (i profili di carico sono XXS, XS, S, M, L, XL, XXL).
Indica la rumorosità all'interno, in dB, arrotondato alla cifra intera più vicina.
Si tratta di un simbolo aggiuntivo inserito quando lo scaldabagno è in grado di funzionare durante le ore morte.
Consumo annuo di elettricità indicato in kWh in e/o il consumo annuo di combustibile in GJ in termini di GCV, arrotondato alla cifra intera più vicina.
Il primo dato in alto è la marca ed il modello dello scaldabagno a cui fa riferimento. La classe di efficienza energetica è indicata con una freccia nera con la punta orientata verso la tabella arcobaleno in corrispondenza della relativa classe di efficienza.
Indica che siamo in presenza di un apparecchio che ha la funzione di riscaldare l’acqua e che il suo profilo di carico (basato su una frequenza di aspirazione di acqua) è L (i profili di carico sono XXS, XS, S, M, L, XL, XXL).
Indica la rumorosità all'interno, in dB, arrotondato alla cifra intera più vicina.
Indica il consumo annuale di elettricità in kWh o di combustibile in GJ in termini di GCV arrotondati alla cifra intera più vicina. La mappa indica tre zone di irraggiamento solare con tre colorazione di diversa tonalità di blu, e per ognuna il consumo.
In buona sostanza riprende le stesse informazioni della precedente energy label, fatta eccezione per la rumorosità che viene indicata anche per l’esterno essendo questo munito della pompa di calore.
Indica che siamo in presenza di un apparecchio che ha la funzione di riscaldare l’acqua e che il suo profilo di carico (basato su una frequenza di aspirazione di acqua) è L (i profili di carico sono XXS, XS, S, M, L, XL, XXL).
Indica la rumorosità all'interno ed all'esterno, in dB, arrotondato alla cifra intera più vicina.
Indica che è in grado di funzionare durante le ore morte.
Partendo dall’alto al punto I e II troviamo indicati la marca del fornitore ed a seguire il modello.
Indica che siamo in presenza di un apparecchio per contenere l’acqua serbatoio.
Indica la dispersione in watt.
Indica il volume in litri del serbatoio, arrotondato alla cifre intera più vicina.
Il primo dato in alto è la marca ed il modello dello scaldabagno a cui fa riferimento. La classe di efficienza energetica è indicata con una freccia nera con la punta orientata verso la tabella arcobaleno in corrispondenza della relativa classe di efficienza.
Indica che siamo in presenza di un apparecchio che ha la funzione di riscaldare l’acqua e che il suo profilo di carico (basato su una frequenza di aspirazione di acqua) è L (i profili di carico sono XXS, XS, S, M, L, XL, XXL).
Indica la classe di efficienza energetica dello scaldabagno.
Indica se un collettore solare e un serbatoio per l’acqua calda possano essere compresi nell’insieme di scaldacqua e dispositivi solari.
La classe di efficienza energetica di riscaldamento dell'acqua, riferita all’insieme di scaldacqua e dispositivo solare, con la punta della freccia (nera) rivolta in corrispondenza della relativa classe di efficienza energetica sulla tabella arcobaleno.
Lo scaldabagno elettrico è una soluzione alternativa al riscaldamento dell'acqua con la caldaia a gas. Si tratta di una soluzione impiegata in quegli ambienti non dotati di tali impianti per motivi pratici o economici. A differenza della caldaia a gas lo scaldabagno elettrico (boiler) utilizza l'energia elettrica come fonte di calore. Può essere installato in un bagno, in una cucina o qualsiasi altro ambiente e si presenta come una unità, solitamente di forma cilindrica oppure cubica, montata sulla parete.
Uno scaldabagno è composto da un serbatoio per il contenimento dell'acqua, una resistenza elettrica, un termostato, un isolamento termico ed un innesto di entrata per l'acqua fredda ed uno di uscita per la calda. Nel punto di entrata dell'acqua viene montata una valvola di sicurezza per il non ritorno dell'acqua nella conduttura. In pratica una volta che l'acqua fredda è entrata può uscire soltanto dal tubo di mandata dell'acqua calda.
Il serbatoio è una delle parti più importanti del boiler e ne stabilisce l'aspetto qualitativo, difatti il materiale di cui è composto può essere diverso: acciaio, porcellana, ceramica o materiali trattati con smaltature al titanio o materiali formati da resine specifiche. Il sistema di riscaldamento prevede la presenza di una resistenza elettrica che può disporre di potenza diversa, 1200 watt o 1500 watt, a seconda della grandezza del boiler. La differenza di potenza incide su quanto lo scaldabagno elettrico consumi. L'isolamento termico è un materiale che avvolge il serbatoio e resta chiuso all'interno dell'involucro esterno. Non tutti gli isolamenti possiedono la stessa qualità, più è alta, migliore è la capacità di mantenere nel tempo l'acqua calda all'interno e diminuire la dispersione termica. Questo è un altro fattore che incide su quanto consuma lo scaldabagno. Il termostato regolare il raggiungimento della temperatura dell'acqua. Spesso la differente qualità del serbatoio è correlata ad una maggiore garanzia, che ricordiamo essere per legge di 2 anni, ma in modelli con elevata qualità viene elevata a 5 anni ed in alcuni casi anche a 10 anni.
Il suo funzionamento è semplice, l'acqua nel serbatoio viene riscaldata dalla resistenza e viene mantenuta calda al suo interno per essere consumata al bisogno. Dopo aver raggiunto la temperatura la resistenza si stacca, per riprendere il suo lavoro, nel momento in cui il termostato rileva una diminuzione di temperatura.
Scaldabagno elettrico conviene tenerlo sempre acceso? Questa è una domanda frequente, alla quale spesso si sentono pareri contrastanti. Per dare una risposta è necessario basarsi su come funziona lo scaldabagno e successivamente saremo in grado di valutare l'opportunità di tenerlo sempre acceso e comunque comprendere come mettere in pratica piccoli accorgimenti per risparmiare energia. Lo scaldabagno è oggetto di catalogazione energetica in base alla quale possiamo stabilire esattamente il consumo annuale se usato nella modalità attiva: sempre acceso. Oltre a tale dato possiamo leggere sulla targhetta dei dati tecnici l'assorbimento in watt, che ci servirà per capire se conviene tenerlo sempre acceso oppure no!
Quando lo si accende, entra in funzione la resistenza elettrica, che impiega un certo tempo per elevare la temperatura dell’acqua ad un certa gradazione. L’acqua che si accumula all’interno del serbatoio a seconda della zona e del periodo dell’anno ha una temperatura d’ingresso differente, d’inverno sarà più fredda mentre in estate sarà più calda. Questo dato fa variare il tempo necessario al riscaldamento dell’acqua. Il limite di riscaldamento invece è regolato dal termostato che può essere settato a proprio piacimento. Raggiunta la temperatura impostata la resistenza cessa il funzionamento ed il consumo energetico si azzera. Questo processo si verifica sia nel caso lo si tenga sempre acceso, sia quando lo si accende in modo sporadico, seguendo delle specifiche esigenze. La differenza vera è propria si riscontra dopo, quando lo scambio termico con l'ambiente circostante fa cedere calore all'acqua calda in esso contenuto, che si raffredda. La perdita di calore viene indicata con il termine "dispersione termica" sulla scheda tecnica, dove viene riportato il dato nella forma x kWh/xh, ad esempio 0,99 kWh/21h. Significa che dopo aver raggiunto la temperatura, verranno impiegati 0,99 kWh per mantenerla costante nelle successive 21 ore.
Per fare un esempio e come se riscaldassimo un pentolino di acqua ed una volta fatto bollire, lo lasciassimo nell’ambiente, questo a seconda delle condizioni ambientali, più o meno fredde, cederà il suo calore nel corso del tempo fino a far raggiungere all’acqua la temperatura ambiente. Nello scaldabagno succede la stessa cosa, con la precisazione che la cessione del calore è più lenta e varia a seconda dell’isolamento di cui lo stesso scaldabagno è dotato. In ogni caso questa cessione di calore avviene e comporta una conseguenza sui consumi energetici di chi lo lascia sempre acceso.
In definitiva è consigliabile accendere lo scaldabagno per il tempo necessario al riscaldamento dell’acqua, staccarlo subito dopo ed utilizzare l’acqua calda il prima possibile. Non è ancora chiaro? Facciamo un esempio:
Immaginiamo di utilizzare uno scaldabagno da 50 litri in inverno, con un assorbimento di 1200 watt. Quando viene acceso, richiede circa 2 ore e 10 minuti per raggiungere la temperatura desiderata, consumando 1200 watt all'ora. Una volta raggiunta la temperatura, possiamo fare una doccia lunga o due docce veloci e abbiamo consumato 2,4 kwh. Se lo scaldabagno rimane acceso di continuo, appena facciamo la doccia, si abbassa la gradazione ed entra in funzione la resistenza, che impiega grosso modo lo stesso tempo per riscaldare nuovamente l’acqua. Certamente questo è normale farlo se c’è la necessità di avere ancora acqua calda nell’immediatezza, ma se ne abbiamo scarsa necessità o la impieghiamo il giorno dopo o due gironi dopo, la cessione di calore, farà in tutto questo tempo attaccare e staccare la resistenza, ogni qualvolta la temperatura scende al di sotto di quella impostata, con un conseguente assorbimento ripetuto di elettricità, che ci farà consumare più corrente e gonfiare la bolletta.
Per ottimizzare i consumi è opportuno impiegare uno scaldabagno rapportato alle proprie esigenze, più è grande e maggiore è il tempo necessario al riscaldamento dell’acqua. Se in casa si vive da soli o se si è in più persone ma l’utilizzo di acqua calda non è concentrato nello stesso tempo un 50 litri è sufficiente. E’ opportuno impostare il termostato sui 60°C ed è utile impiegare un timer per regolarizzare il tempo di accensione, quindi tarandolo per la durata realmente necessaria al raggiungimento della temperatura. Se compatibile con le necessità è conveniente farlo funzionare nelle ore in cui l’energia costa di meno, la notte ed al mattino presto.
La scelta dello scaldabagno elettrico si deve basare fondamentalmente su tre fattori:
1) Garanzia scaldabagno;
2) Tecnologia;
3) Punti di prelievo;
4) Numero di persone.
La scelta della garanzia varia tra quella di 2 anni a quella di 5 anni, ci possono essere anche dei modelli con una garanzia superiore. Il variare della durata della garanzia dipende dal tipo di smaltatura della caldaia, nei modelli base viene effettuata con trattamenti standard ad 850° C, mentre in altri con caldaie superiori vengono proposte smaltature al titanio ad 850 °C. La qualità del serbatoio incide sulla qualità dello scaldabagno e sul prezzo.
Il mercato offre scaldabagni con sistemi e tecnologie che garantiscono un notevole risparmio energetico. I modelli elettronici ad esempio possiedono una scheda che memorizza le abitudini familiari e regola la produzione di acqua calda in base a queste, mantenendo comunque una temperatura costante di 45°C negli altri momenti. In altri, dotati di display digitale, e di gestione elettronica avanzata, si può programmare il funzionamento giornaliero o settimanale. Infine in alcuni modelli sono dotati di un deflettore che assicura una miscelazione dell’acqua fredda in entrata con la calda presente nel serbatoio, molto più lentamente, permettendo così un guadagno di acqua calda ed un risparmio di energia elettrica.
Oltre a questi aspetti tecnologici, da un punto di vista pratico dobbiamo considerare quanti punti di prelievo d’acqua dovrà servire contemporaneamente il nostro scaldacqua, in base alle sue dimensioni questa sua capacità varia. Uno scaldacqua da 10 litri, 15 litri e 30 litri riesce a servire 1 solo prelievo, per 2 prelievi bisogna passare ad uno di 50 litri, per i 3 prelievi ad 80 litri o 100 litri, mentre la capacità maggiore con 4 prelievi simultanei si ottiene con scaldacqua da 100 o150 litri.
Per concludere, determiniamo quale scaldabagno sceglire in base al numero di persone che devono fare la doccia.
Tipo | Persone Inverno/Estate | Tipo doccia |
---|---|---|
30 litri | 1/2 | Veloce |
50 Litri | 2/3 | Veloce |
80 Litri | 3/4 | Veloce |
100 Litri | 4/5 | Veloce |
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