Le pareti costituiscono la divisione tra lo spazio all’interno della cella e l’ambiente esterno. All’interno delle pareti c’è l’isolamento, ovvero uno strato di materiale espanso in grado di creare una sorta di barriera, che impedisce la fuoriuscita di aria fredda dalla cella e consente di mantenere la temperatura interna idonea a mantenere uno stato di congelazione degli alimenti.
Un primo aspetto che può essere facilmente valutato a vista, quando siamo di fronte ad un congelatore, è lo spessore delle pareti che varia a seconda dei modelli. Possiamo trovare delle pareti con uno spessore intorno ai 4 cm e delle altre che superano i 7 cm.
A tal proposito c’è da dire che il maggiore spessore è apparso sul mercato subito dopo l’entrata in vigore dell’energy label, questo perché gli isolamenti precedenti, a questo periodo, non erano particolarmente efficienti e quindi, lo scarso isolamento generava una dispersione, che a sua volta incideva sul consumo energetico di tale apparecchi. Una volta classificati energeticamente hanno perso di interesse per il consumatore e conseguentemente le aziende hanno cominciato a produrre congelatori con pareti più spesse.
Questo processo ha avuto una evoluzione, nel senso che le pareti molto più spesse, hanno ceduto verso delle pareti di medio spessore, ma con una maggiore qualità del materiale isolante all’interno, quindi lo spessore non può essere l’unico metodo di valutazione del congelatore. Il passaggio a spessori più contenuti si è reso necessario per recuperare nuovamente spazio utile all’interno della cella, che altrimenti si andava perdendo. Succedeva infatti che alcuni congelatori, in particolar modo a pozzo, ma anche verticali, con dimensioni di ingombro importanti, aperti rendevano uno spazio utile molto ristretto. Un buon isolamento è importante per due motivi fondamentali, il primo è il basso consumo, un isolamento migliore consente al motore di lavorare molto di meno, non essendoci dispersioni ed innalzamenti di temperatura, e legato a questo il secondo motivo, ovvero una migliore conservazione degli alimenti.
Il parametro che permette di valutare indiscutibilmente la migliore qualità di un sistema di isolamento, è il tempo di risalita.
Il tempo di risalita corrisponde al tempo impiegato da 1 Kg di alimenti congelati nel passare da -18C° a -9C° con una temperatura ambiente di 25°C. Il limite di gradazione di -9C° corrisponde alla temperatura oltre la quale si interrompe la catena del freddo ed ha inizio lo scongelamento. Sul libretto di istruzioni, sulla scheda tecnica corredata o sul catalogo deve essere indicato questo tempo, che solitamente viene identificato con la dicitura autonomia in caso di blackout.
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