Come capire in modo pratico se il condensatore della lavatrice o asciugatrice funziona
di Antonello Careri - pubblicato il 11/05/2021 - aggiornato 10/09/2024 - lettura in minuti
Il mancato avvio del motore ad induzione, che possiamo trovare montato in una lavatrice, quelle un po’ più datate, in una lavastoviglie ed anche in una asciugatrice, può essere dovuto, oltre ad un difetto del motore stesso, ad un problema relativo al non funzionamento del condensatore di spunto. In buona sostanza il condensatore che è posizionato nelle vicinanze del motore ha la funzione di dare lo spunto, lo start al motore.
In presenza di tale condizione la cosa più semplice da fare è quella di procedere alla sua sostituzione, tuttavia abbiamo detto che non è la causa esclusiva del difetto e qualora volessimo sincerarci del suo buon stato è necessario misurarlo o procedere ad un test pratico per valutarne lo stato. Prima di ogni cosa sarà necessario, dopo aver staccato la spina di alimentazione, staccarlo dal fissaggio e sganciare i faston. In questa fase dobbiamo porre la massima attenzione a non toccare i faston con le mani, se è carico si rischia di prendere una scossa di corrente molto forte, ci si può fare veramente male. Utilizziamo dei guanti isolanti ed una pinza con i manici isolati per sganciare i faston. Se disponiamo di un multimetro professionale possiamo eseguire le opportune misurazioni del condensatore, sia in termini di carica che di capacità, precisiamo che un tester economico non dispone delle misurazioni di cui abbiamo necessità, pertanto dobbiamo procedere con una prova empirica.
Per eseguire la verifica è necessario una prolunga dotata di una spina e di una presa, di una luce notturna, due faston e dei mammut. Molto importante è che il punto luce notturno sia con basso assorbimento, inferiore ad 1 watt, altrimenti il condensatore potrebbe non avere la carica appropriata per alimentarlo. Ci servirà anche un pezzo di cavo elettrico che possiamo recuperare tagliandolo dalla parte centrale della prolunga. Difatti sarà necessario interrompere la prolunga in modo da innestare in linea il cavetto, che collegheremo tramite i mammut, ed alla cui estremità fisseremo i faston.

Una volta che assemblato lo strumento dobbiamo collegare come prima cosa i faston al condensatore, stiamo sempre attenti a non toccare con le mani, ma utilizziamo sempre una pinza con i manici isolati. Se il condensatore ha carica il rischio di prendere la corrente non deve essere sottovalutato, è pericoloso.

Nel momento in cui eseguiamo il collegamento se c’è una buona carica la lampadina si accende, altrimenti no e potremmo ritenerlo scarico, anche se potrebbe disporre di una carica non sufficiente ad alimentare la lampadina, ma di fatto con energia sufficiente a farci prendere la scossa, pertanto non tocchiamo gli innesti. Ora colleghiamo la spina alla presa e dovremmo vedere la lampadina accendersi, la lasciamo collegata per alcuni secondi, giusto per dare il tempo al condensatore di prendere un po’ di carica, e stacchiamo la spina. A questo punto se il condensatore è funzionante vedremo la luce non spegnersi subito ma nella frazione di qualche secondo manifestando una perdita di intensità nel frangente in cui si esaurisci la luce. Al contrario se si spegne immediatamente significa che non è guasto. Terminata la prova non tocchiamo mai i faston di ingresso, ma per poterlo maneggiare ed essere certi che è scarico, poggiamo la punta di un cacciavite, ovviamente lo teniamo dal manico isolato, sui due faston, in questo modo li manderemo a massa.

Se c’è carica, corrente, farà una scintilla e si scaricherà immediatamente.

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