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Cosa trovi in questo articolo Resa piano cottura gas, elettrico e induzione Tempi ebollizione acqua con i diversi piani cottura |
L'acqua, un elemento fondamentale in cucina, raggiunge il suo punto di ebollizione a 100 gradi al livello del mare e con una pressione atmosferica standard. Questa temperatura di ebollizione è considerata come un punto di riferimento per la preparazione dei cibi. Nei piani di cottura moderni, come il gas, l'induzione e la piastra elettrica, la regolazione accurata della temperatura è un aspetto chiave per ottenere risultati culinari ottimali.
La temperatura di ebollizione dell'acqua diminuisce leggermente con l'aumentare dell'altitudine rispetto al livello del mare. In generale, approssimativamente, per ogni 300 metri di altitudine, la temperatura di ebollizione dell'acqua diminuisce di circa 1 grado. Pertanto, trovandosi a 300 metri di altitudine rispetto al livello del mare, l'acqua bolle a circa 99 gradi anziché 100 gradi Celsius. Questa differenza del grado di ebollizione fa si che cucinare al mare o in montagna cambia i tempi di ebollizione, non per una questione veramente legata al tempo ma alla temperatura a cui l'acqua bolle. Dove bolle prima l'acqua? Ora lo sappiamo in montagna!
Nella tabella seguente possiamo osservare il cambiamento della temperatura di ebollizione rispetto all'altitudine.
Altitudine (metri) | A quanto bolle l'acqua |
---|---|
Livello del mare | 100 °C |
300 | 99 °C |
600 | 98 °C |
900 | 97 °C |
1200 | 96 °C |
1500 | 95 °C |
1800 | 94 °C |
2100 | 93 °C |
2400 | 92 °C |
2700 | 91 °C |
3000 | 90 °C |
Definito a quanti gradi bolle l'acqua, il tempo diventa variabile a seconda del tipo di sistema utilizzato per portarla in temperatura. Il piano cottura a gas, quello elettrico o ad induzione, agiscono in modo differente sulla portata termica al tegame e conseguentemente al calore necessario a farla bollire.
Il piano di cottura a gas è stato a lungo utilizzato in cucina grazie alla sua capacità di fornire un calore immediato e facilmente regolabile. L'acqua posta su una fiamma a gas raggiunge in tempi non molto lunghi la temperatura di ebollizione, permettendo la preparazione di pasta, zuppe e altre pietanze che richiedono l'ebollizione dell'acqua. La tecnologia a induzione ha guadagnato popolarità negli ultimi anni per la sua efficienza e precisione. Con la cottura a induzione, una bobina elettrica genera un campo magnetico che induce correnti elettriche nel pentolame, riscaldandolo direttamente. In questo caso, l'acqua raggiunge più rapidamente la temperatura di 100 gradi, offrendo una soluzione rapida per portare l'acqua a bollore. Infine, le piastre elettriche sono un'opzione comune nei piani di cottura domestici. Utilizzando resistenze elettriche, forniscono calore costante e uniforme. Anche se possono richiedere più di tempo rispetto al gas o all'induzione per portare l'acqua a ebollizione. In conclusione, con tutti i piani di cottura l'acqua raggiunge l'ebollizione, tuttavia, è importante considerare che ci sono tempi leggermente diversi.
La cottura a induzione avviene tramite delle bobine alimentate ad elettricità che producono un campo magnetico a contatto con la componente ferrosa della pentola, in questo caso non avviene una produzione di calore verso l’esterno, ma direttamente sul fondo dei tegami, ne consegue una ottimizzazione della resa che è pari al 90%.
Nel piano cottura elettrico, rientrano in questa categoria, seppure con qualche leggere differenza, quello in vetroceramica, il piano cottura alogeno, il vetroceramica radiante e quello elettrico classico, il calore è generato dal surriscaldamento della resistenza, classica o alogena, e propagato verso la superficie del piano o verso le piastre, da dove il calore giunge alla pentola. Nel vetroceramica radiante, il calore riscalda prima il piano e poi si propaga alla pentola con una resa del 47%, in quello alogeno la luce infrarossi oltrepassa in parte il piano, che trattiene meno calore, giungendo al tegame con il 58%, mentre in quello tradizionale la resistenza riscalda la piastra, a contatto diretto con la padella, molto lentamente, riuscendo a mantenere maggiormente il calore dopo spento.
Nel piano cottura a gas tradizionale, così come in quello in vetroceramica, il calore è prodotto dalla combustione del gas. Nel piano in vetroceramica il calore si propaga dalla superficie del piano, mentre in quello a gas tradizionale, si propaga all'esterno attraverso la fiamma. La resa termica è del 50%.
In definitiva tutti i piani per far funzionare il proprio sistema di riscaldamento assorbono energia elettrica o gas, quantificabile in watt termici, che si trasformano in altri watt termici sotto forma di calore, del quale in pentola, a seconda della dispersione, ne arriva solo una parte. Ad esempio un piano a induzione che assorbe 1200 watt ne porta in pentola il 90% quindi 1100 watt, uno a gas da 2200 watt assorbiti ne porta i l 50% ovvero 1100 watt, mentre l’elettrico passa da 2000 watt a 1100 watt, il 55% (Fonte Siemens). Da un punto di vista pratico la perdita di potenza e quindi di calore finale alla pentola, genera dei tempi di cottura differenti da una tecnologia all’altra.
Per portare 2 litri di acqua ad una temperatura di 100°C, che è il punto di ebollizione, sono stati effettuati dei test su diversi tipi di piani di cottura. I risultati mostrano i tempi impiegati da ciascun piano per raggiungere questa temperatura:
1) Piano di cottura ad induzione: 3,13 minuti
2) Piano di cottura a gas: 7,01 minuti
3) Piano di cottura in vetroceramica alogeno: 9,5 minuti
4) Piano di cottura in vetroceramica tradizionale: 9,54 minuti
5) Piano di cottura elettrico: 13 minuti
Come possiamo vedere dai dati sopra, il piano di cottura ad induzione risulta essere il più veloce per portare l'acqua ad ebollizione, impiegando solo 3,13 minuti. Il piano di cottura a gas è il secondo più rapido, richiedendo 7,01 minuti. I piani di cottura in vetroceramica, sia alogeno che tradizionale, impiegano più tempo, con il modello alogeno che è leggermente più veloce (9,5 minuti) rispetto al modello tradizionale (9,54 minuti). Il piano di cottura elettrico è il più lento tra tutti, impiegando 13 minuti per raggiungere la temperatura desiderata. (Fonte BSH).
Tipo di piano di cottura | Tempo impiegato (minuti) |
---|---|
Induzione | 3,13 |
Gas | 7,01 |
Vetroceramica alogeno | 9,5 |
Vetroceramica tradizionale | 9,54 |
Elettrico | 13 |
I dati sopra indicati devono comunque considerarsi indicativi ma approssimativi e riferiti a condizioni ben stabilite, al variare delle quali avviene un loro cambiamento. Quindi in base alla potenza termica utilizzata, al tipo alimento da cuocere, al tipo di pentola impiegato ed altro.
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