Vantaggio del termostato separato per regolare la temperatura di lavaggio nella lavatrice
La scelta di una lavatrice è divenuta nel corso di questi ultimi anni un po’ più impegnativa di quanto non accadeva per il passato, dove non c’erano molte delle caratteristiche e prestazioni che le lavatrici di oggi propongono.
Molte volte ci si perde nelle innovazioni e non si riesce a valutare in modo immediato le conseguenze pratiche, che possono avere alcune nuove modalità di programmazione. In questo caso ci soffermiamo sulla funzionalità del termostato, ma non sulla sua funzione, che come è a conoscenza di tutti è quella di far riscaldare l’acqua, ma su come è stato riconsiderato, nella modalità di azione, su alcune lavatrici, in particolare sui modelli elettronici.
Tradizionalmente il termostato era comandato da una manopola che in base alla posizione, consentiva di regolare la temperatura di lavaggio in una arco che oscillava dal freddo fino ad arrivare, passando da temperature intermedie ai 90°C. Avere la possibilità di impostare, in base al lavaggio che abbiamo necessità di effettuare, la temperatura desiderata è molto importante ai fini di ottenere un buon risultato di lavaggio.
Attualmente ci sono ancora lavatrici dotate del funzionamento classico del termostato, che può essere gestito da una manopola o da un comando elettronico, in grado di impostare la temperatura di lavaggio desiderata. Ci sono però tantissimi modelli di lavatrici, che invece possiedono un selettore, una manopola; su di essi sono evidenziati dei programmi, ad ognuno dei quali è abbinata una temperatura di lavaggio.
Ciò significa che diversamente da quanto accadeva precedentemente, non si ha la possibilità di abbinare una temperatura differente da quella che è considerata valida per quel lavaggio, quindi vi è una vera e propria scelta obbligata per ogni ciclo di lavaggio di cui la lavatrice dispone. Addirittura in alcune di queste lavatrici non troviamo neanche il lavaggio a freddo, se non su cicli di lavaggio come la lana o tessuti delicati. La motivazione che induce a non inserire il lavaggio a freddo è riconducibile al fatto che, l’azione del detersivo e di conseguenza la sua potenza smacchiante avviene a temperature intorno ai 30C°. Da tutto questo è palese che da un punto di vista pratico non possiamo più impostare i cicli nel modo tradizionale e in molti casi l'obbligatorietà della scelta và contro le reali esigenze del lavaggio o del consumatore.
La logica che spinge nella produzione di modelli con simili impostazioni, nasce da studi di ottimizzazioni dei risultati di lavaggio, dai quali si evince che per quel determinato lavaggio si ha bisogno di quella determinata temperatura. Allo stesso tempo si semplifica la programmazione che si effettua con un solo comando.
Ad ogni tessuto sono abbinate più temperature, per fare un esempio, il cotone avrà la possibilità di essere lavato a 90C°, a 60C°, a 40C° e 30C°. Ognuno di questi lavaggi avrà però una durata diversa, a temperatura più alta corrisponderà una durata maggiore per un grado di sporco più intenso.
Con questo tipo di programmazione saremo obbligati ad effettuare i lavaggi alle condizioni stabilite.
In una lavatrice con temperatura separata potremo scegliere un lavaggio lungo ed abbinare allo stesso un temperatura più bassa, avendo così una gestione più personalizzata ed ottimizzata delle nostre esigenze reali.
tags: termostato