Il vecchio elettrodomestico obsoleto può essere rottamato con uno nuovo a basso impatto ambientale e con consumi ridotti. Dal 25 aprile sono infatti disponibili trecento milioni di euro suddivisi in più categorie. Si può usufruire della rottamazione fino al 31 dicembre 2010 salvo esaurimento fondi.
La procedura è molto semplice, basta recarsi da un rivenditore, indicare l'apparecchio che si vuole acquistare in sostituzione del vecchio posseduto. Il rivenditore contatterà l'ente preposto all'erogazione del contributo, il servizio non è attivo di domenica, e verificato la presenza dei requisiti provvederà a scontare la cifra concessa sul prezzo del bene acquistato. Non tutti gli elettrodomestici si possono rottamare.
Nel dettaglio riportato di seguito sono proposte le tipologie e le percentuali concesse come contributo per l'acquisto di ogni singolo elettrodomestico.
Lavastoviglie rottamazione del 20% sul prezzo d'acquisto per un importo massimo di euro 130,00 solo se si acquista una lavastoviglie di tripla classe A.
Forno elettrico rottamazione del 20% sul prezzo d'acquisto per un importo massimo di euro 80,00 solo se non inferiore alla classe A.
Piano cottura rottamazione del 20% sul prezzo d'acquisto per un importo massimo di euro 80,00 solo se dotato di dispositivo FSD (dispositivo sorveglianza fiamma).
Cappe climatizzate rottamazione del 20% del prezzo d'acquisto fino ad un massimo di euro 500,00 solo se si sostituisce con una a elevata efficienza energetica.
Scaldabagni a pompa di calore rottamazione del 20% del prezzo d'acquisto fino ad un importo massimo di euro 400,00 se si sostituisce con uno ad alta efficienza per la sola produzione di acqua calda sanitaria (con COP = 2.5).