Il vantaggio della tecnologia inverter rispetto a quella on-off in linea generale ed il caso specifico di non convenienza
In linea generale, se viene messa a confronto la tecnologia on-off e quella inverter nel climatizzatore, si può affermare, che conviene sempre un climatizzatore inverter rispetto ad uno on-off. Nei casi specifici, però, quando viene eseguito il dimensionamento del fabbisogno termico di un ambiente, e successivamente si passa alla scelta dell'impianto, bisogna essere consapevoli che il modo in cui lavorano le due tecnologie è diverso. Questa premessa è indispensabile per stabilire che esiste una diversità nella tencologia, che può far venire fuori, in base alle condizioni dell'ambiente, un comportamento piuttosto che un altro. Tale circostanza ci porta a comprendere le dinamiche di consumo ed identificare i casi in cui una macchina inverter potrebbe rilevarsi non propriamente consigliata.
La leva principale che induce ad acquistare un climatizzatore inverter è il consumo energetico più basso, rispetto ad una macchina on-off. Per contro, ciò che frena l’acquisto è il prezzo più alto, anche se assistiamo ad un restringimento del divario di prezzo che è passato in pochi anni da 200/300 euro e più ad 80/150 euro, chiaramente parliamo di climatizzatori della stessa marca. Più alta invece è la differenza tra un on-off economico (no brand) ed un inverter di marca.
Generalmente, viene consigliato l’impianto un climatizzatore inverter quando si ritiene di farne un utilizzo continuo, si parla di parecchie ore al giorno, e meglio se per tutti i periodi dell’anno. Questa tendenza generale, considerato l’attuale prezzo d’acquisto di poco superiore ad una macchina on-off, non trova più riscontro favorevole. Una macchina inverter, nel lasso di poco tempo, raggiunge la temperatura impostata, a questo punto inizia a sfruttare a pieno la sua tecnologia consentendo di far risparmiare fino al 40% di energia elettrica. Più sarà il tempo di utilizzo, maggiore sarà il quantificarsi di tale percentuale in soldi risparmiati.
In pratica se un climatizzatore on-off da 9000 Btu, ha un assorbimento orario di 0,8 KWh, e lo utilizziamo per 5 ore al giorno per 30 giorni all’anno, calcolando il costo di € 0,25 per KWh avremo una spesa di € 30,00 (0,8x5x30x0.25). Con un inverter, seguendo la logica generalista del risparmio, spenderemo approssimativamente € 18,00 [30 - (30x40:100)], risparmiando il 40%, ovvero € 12,00. Se utilizzassimo la macchina inverter per tutto l’anno, lo stesso 40%, in denaro diventerebbe un risparmio di € 144,00.
Per comprendere meglio la differenza ci soffermiamo, su cosa avviene durante il funzionamento, per quanto riguarda l’assorbimento elettrico. Una macchina on-off accesa assorbe un tot di watt, quando arriva in temperatura stacca portando l’assorbimento a zero. Un inverter ha invece un assorbimento variabile, si adatta alle condizioni ambientali modulando l’assorbimento in una forbice (range), che va da un minimo ad un massimo, che va oltre il suo assorbimento nominale.
Per chiarire facciamo un esempio pratico prendendo a riferimento un 9000 Btu, e confrontando le due tecnologie:
L’on-off in funzionamento ha un assorbimento di 800 watt, raggiunta la temperatura si spegne azzerando l’assorbimento elettrico.
L’inverter nella fase iniziale ha un assorbimento massimo di 1250 watt, man mano che tende a raggiungere la temperatura l’assorbimento diminuisce in modo graduale passando dal nominale di 800 watt per poi procedere verso i 750 watt ed ancora di meno fino a raggiungere il minimo assorbito di 400 watt. Il valore di assorbimento massimo e minimo, si identifica con il nome di “range” ed è variabile in base al modello di climatizzatore, si possono trovare delle forbici più larghe.
Entrambi i climatizzatori riprendono il loro funzionamento nel momento in cui avvertono un cambiamento di temperatura compreso tra +1 °C e - 1 °C.
Considerato il tutto, possiamo affermare in modo definitivo che un climatizzatore inverter è sempre consigliato, sempre che il dimensionamento sia stato fatto in modo corretto. Infatti c’è un caso in cui l’impianto di un climatizzatore inverter non conviene, e più precisamente, se mettessimo un climatizzatore inverter da 9000 btu in una stanza di 40 metri quadrati, il climatizzatore lavorerebbe sempre al massimo (1250 watt) e, non riuscendo a raggiungere la temperatura impostata, ci ritroveremo con un inverter che consumerà più di un climatizzatore on-off (850 watt).




