Questo tipologia di prodotto nasce in origine in maniera specifica per essere utilizzato in uffici, in negozi ed in generale in ambienti dove tutte le unità interne vengono utilizzate contemporaneamente così da sfruttare appieno le sue prestazioni, successivamente la sua diffusione si è allargata anche alle abitazioni private.
Diciamo subito che l’installazione in una casa, per quanto fattibile, può risultare da un punto di vista pratico non propriamente congeniale. Prima di analizzare le motivazioni, che riteniamo pongano delle limitazioni, esaminiamo cosa induce molte persone ad orientarsi verso questo tipo di soluzione per climatizzare la propria abitazione.
Fondamentalmente sono due le logiche di base, che fanno protendere verso la scelta di un multi split, ovvero: l’idea di risparmiare sul prezzo di acquisto e quella di impiantare un solo motore all’esterno dell’abitazione, guadagnando spazio ed al tempo stesso la garanzia delle medesime prestazioni.
Abbiamo utilizzato il termine idea in quanto la realtà delle cose è diversa rispetto al pensiero che nella maggior parte dei casi si concretizza nella mente.
Innanzi tutto il costo di un climatizzatore dual split rispetto a due macchine mono split, di uguale marca e caratteristiche, è nella maggior parte dei casi superiore e non di poco, lo stesso discorso vale per i trial ed altri multi split. Ecco che quindi che il primo presupposto, il risparmio, viene a decadere. Certo può capitare di trovare in vendita a dei prezzi veramente interessanti dei multi split, ma sono delle eccezioni da ritenersi tali e vincolanti a quegli specifici modelli.
Addentrandoci nel dettaglio del funzionamento e della componentistica bisogna conoscere alcuni aspetti fondamentali per una corretta valutazione della seconda idea. Il motore è di dimensioni nettamente più grandi rispetto ad un motore di una macchina mono split, quindi installando un multi, avremo un solo motore all’esterno ma che fa per due, per tre, per multi. Anche per quanto riguarda il i consumi ci sono delle differenze, infatti una multi split ha un assorbimento maggiore, non solo se mettiamo in funzione contemporaneamente tutti gli split, questo è chiaro, ma anche accendendo solo uno split, avremo un assorbimento minimo più alto avendo un nominale maggiore.
La fase del dimensionamento in questo caso diventa veramente molto importante, perché c’è da capire un passaggio fondamentale. Se parliamo di un climatizzatore mono split di 9000 btu/h, vuol dire in pratica che il motore ha la capacità di erogare la potenza indicata. Installandolo conseguentemente in un ambiente che necessita di questa potenza non avremo nessun problema.
Nel caso di un multi split la cosa cambia e di parecchio, la potenza nominale dei vari split non corrisponde alla potenza nominale del motore. Per essere pratici prendiamo ad esempio una climatizzatore con tre split, e la necessità di averli con una potenza di 9000 btu/h. La pompa esterna con questo tipo di combinazione, non ha necessariamente una potenza di 27000 btu/h, ma nella totalità o nella maggior parte dei casi ha una potenza di 18000 btu/h, conseguentemente nel momento in cui andiamo ad accendere contemporaneamente i tre split, non avremo una mandata di aria pari ai 9000 btu/h (9000 x 3 = 27000) ma la potenza sarà ripartita in egual modo ai tre apparecchi, che erogheranno all’incirca 6000 btu/h a split. Il nostro ambiente che necessita di 9000 btu/h per essere climatizzato, non sarà soddisfatto dalla potenza erogata dal nostro split.
In fase di acquisto, quindi, visto che questo “particolare” viene spesso trascurato è di importanza fondamentale che chi compra si debba soffermare a chiederlo ed ancora meglio a verificare le caratteristiche tecniche del prodotto, per non trovarsi nella condizione di aver realizzato un impianto che non riesce a raffreddare e riscaldare adeguatamente.
L’installazione di un climatizzatore multi split è molto più onerosa rispetto all’istallazione di un numero equivalente di mono split, spalla a spalla. Con il multi split si riesce ad istallare nella migliore delle ipotesi una macchina spalla a spalla, mentre le altre alla distanza che intercorre tra il motore e gli split. Con questo tipo di soluzione il costo del montaggio aumenta in funzione dell’impiego di maggiori tubature per raggiungere gli split, più manodopera ed eventuali aggiunte di gas refrigerante.
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