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Cosa trovi in questo articolo Perché eseguire la pulizia condizionatori Pulizia climatizzatore o sanificazione Pulire condizionatori: quando farlo Video come pulire condizionatori |
Non c'è un solo motivo per eseguire la pulizia dei condizionatori d'aria, ma un'insieme di vantaggi inerenti al suo utilizzo. Innanzitutto dedicarsi periodicamente alla pulizia dell'impianto aiuta a prevenire il deterioramento delle componenti elettromeccaniche, prolungando la durata di vita del condizionatore stesso. Inoltre, una pulizia regolare può contribuire a ridurre o mantenere i corretti consumi energetici del condizionatore. Un funzionamento efficiente di ogni parte pulita, non causa dispendi ulteriori di energia. Infine, condizione molto importante per il benessere fisico e psichico, la pulizia del condizionatore migliora la qualità dell'aria all'interno dell'ambiente, eliminando batteri, funghi, polvere e allergeni. Prevenendo in tal modo disturbi alla salute quali potrebbero essere i mal di testa, irritazioni cutanee, agli occhi o alla gola ed in generale ai disturbi associabili alla respirazione.
Lo split installato sulla parete è continuamente esposto all'aria dell'ambiente, pertanto a tutto ciò che essa contiene: polvere, spore, microbi ed altro. Tutte queste sostanze, entrano continuamente in contatto con esso. Vengono in buona parte trattenute dai filtri, che assolvono al loro compito, tuttavia, la polvere non si forma soltanto sui filtri, ma anche sull'evaporatore, ed in tutta la parte interna dello split, sebbene più lentamente. Il passaggio dello sporco all'interno avviene maggiormente quando i filtri non vengono puliti con periodicità, pertanto quando troppo sporchi! Lo sporco si propaga, sebbene con maggiore lentezza, anche sulla ventola tangenziale, sulle superfici ad essa circostanti ed anche sulle alette direzionali della ventilazione. Ricordiamo che la formazione di sporco può dare origine alla formazione di muffe che possono essere responsabili dell’emanazione di cattivo odore dallo split, che in fase di ventilazione lo diffonde, ecco perché in alcuni casi il condizionatore puzza.
L’accumulo di polvere, se trascurato, nel tempo, associato alla presenza di umidità da condensazione, che regolarmente e normalmente si forma, anche se negli split domestici non è stagnante, quindi non da origine a formazioni batteriche importanti, non esclude una possibile formazione microbica. A tal proposito è consigliato procedere con una diversa periodicità, oltre che alla pulizia, alla sanificazione della batteria e parti interne del condizionatore.
Prima di andare avanti facciamo chiarezza sui termini utilizzati, ai quali aggiungiamo: igienizzare. Dunque bisogna pulire il condizionatore, igienizzarlo o sanificarlo? Bisogna eseguire le tre cose, ma si può fare con tempi diversi. Restringiamo un pò il campo, dicendo che con l'espressione "pulire il condizionatore" o "igienizzare il condizionatore" si intende ed è la stessa cosa. Nello specifico si tratta di utilizzare dell'acqua ed un detergente specifico per pulire le varie componenti del condizionatore. L'azione di sanificazione viene invece svolta usando dei prodotti specifici, più o meno potenti, in grado uccidere virus e batteri.
Per dare un'idea precisa, tre sono i livelli di pulizia split:
2) Sanificazione del condizionatore;
2) Pulizia con lavaggio e detersione.
Si tratta di tre azioni che richiedono l'utilizzo di prodotti, tempi e modalità operative differenti. Tali azioni possono essere attuate in momenti diversi, poiché la formazione dello "sporco" avviene con tempistiche diverse. Per scoprire come eseguire nella pratica le prime due, si rimanda ai link segnalati, mentre per la terza, dopo aver dettato i tempi in cui eseguirle, nell'altro paragrafo, scopriremo come agire praticamente.
Successivamente all'installazione del condizionatore non c’è necessità di eseguire nessuna azione di pulizia, che non sia quella di ripulire lo sporco creato in tale fase. Successivamente, tra una stagione e l'altra, è necessario pulire i filtri. Se ad esempio abbiamo installato lo split prima della stagione estiva, al termine della stessa e prima di utilizzarlo nuovamente per quella invernale è consigliato eseguire la pulizia dei filtri, che ripeteremo prima dell’inizio della nuova estate e così via. La frequenza di pulizia può essere aumentata, ripetendola nuovamente con un’azione intermedia nelle fasi anzidette, in funzione di un maggiore impiego dell'apparecchio. Ad esempio se il condizionatore rimane acceso tutti i giorni per tutto il giorno, condizione per la quale il deposito di polvere sarà maggiore rispetto ad un uso sporadico. In molti condizionatori il tempo della pulizia viene segnalato da un led che trascorso uno stabilito numero di ore di lavoro, si accende per darne segnalazione.
Dopo il primo anno, in modo alternato, è consigliato eseguire una volta la sanificazione e la successiva la pulizia abbinata alla sanificazione. Eseguire una pulizia totale dello split ad ogni cambio stagione non è un'azione sconsigliata, ma in condizioni di normale utilizzo non è necessario.
Pulire i filtri | Ogni cambio stagione |
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Igienizzare condizionatore | 24 mesi |
Sanificare | 12 mesi |
Il video mostra come pulire correttamente l'unità interna del condizionatore, passo dopo passo. Nel video, viene spiegato come rimuovere la griglia dell'unità interna e la scocca, come pulire le parti interne con un detergente specifico e come lavarlo via al termine. Seguendo le istruzioni dettagliate del video, si acquisiscono i passaggi necessari per essere in grado di pulire lo split del condizionatore da soli in modo professionale, risparmiando soldi e mantenendo la piena efficienza dell'impianto.
Ora che abbiamo un quadro completo sulle azioni da compiere nei diversi tempi, ci soffermiamo su come pulire il climatizzatore di casa. In assoluto la prima cosa da fare è staccare l'alimentazione elettrica dell'impianto da pulire. Successivamente bisogna smontare la scocca che ricopre e racchiude tutta la componentistica dello split. Per poterla togliere si procede alzando prima il pannello dello split, fino a fine corsa, punto in cui i due ganci che lo sostengono, posti all'estremità destra e sinistra, si possono sganciare.
Dopo averlo sganciato, si procede svitando le viti che fissano la scocca al telaio dello split. Le viti sono più di una e possono variare a seconda del modello di split, tuttavia sono in vista e osservando attentamente la superficie visibile si identificano con facilità. Nella parte superiore invece sono spesso presenti degli incastri ai lati ed al centro, che vanno liberati. A questo punto sarà possibile estrarre tutta la scocca. Si raccomanda di eseguire dei movimenti piccoli e delicati al fine di stabilire che non vi sia nessun punto in cui è rimasta ancorata alla struttura fissa alla parete.
Tolta la scocca si ha accesso a tutta la componentistica interna, nella quale sono presenti anche della parti elettriche, che per cautela, se non si è pratici, è opportuno coprire con dei pezzi di plastica. La loro copertura è importantissima al fine di evitare che i liquidi utilizzati per tale azione possano creare dei danni all'impianto. Per evitare che l'acqua di lavaggio finisca sul pavimento è consigliabile impiegare un sacchetto di lavaggio per la pulizia dei condizionatori. In alterativa se si vuole risparmiare sul suo acquisto è possibile procedere posizionando degli stracci sotto lo split ed una vaschetta per raccogliere l'acqua. In questo caso si dovrà impiegare del tempo per asciugare bene per terra ma certamente si sarà risparmiato qualche euro!
Utilizzando un detergente specifico per la pulizia dello split, venduto in flaconi dotati di spruzzino, valido per il trattamento della batteria, della ventola, delle parti in plastica, in buona sostanza per tutta la zona interna, facendo molta attenzione a non spruzzarlo sulle parti elettriche ed elettroniche (elettronica) se non coperte opportunamente, lo nebulizziamo su tutte le superfici visibili.
A seconda del tipo di detergente lo lasciamo agire sulle superfici per il tempo necessario, indicato nelle specifiche tecniche del prodotto utilizzato, che ad ogni modo è di alcuni minuti, al fine che la sua azione svolga la funzione detergente. Possiamo agevolare la fase di pulizia delle lamelle dello scambiatore, passando tra di esse una spazzola a pettine specifica per la loro pulizia. Ricordiamo che tale passaggio deve avvenire in modo delicato è preciso al fine di non piegare le lamelle e di non urtare contro i tubo dentro i quali passa il gas refrigerante. Inoltre è necessario eseguire la pulizia delle alette della ventola tangenziale. Per farlo possiamo utilizzare uno spazzolino lungo e snodabile, per poter raggiungere i punti più estremi della ventola. Trascorso il tempo necessario per dare modo al detergente di attaccare lo sporco è necessario rimuoverlo accuratamente e per farlo utilizzeremo dell'acqua. Si può usare una idropulitrice, ovviamente a bassa pressione, anche di tipo ricaricabile o in assenza possiamo usare un sistema casalingo a portata di tutti: uno spruzzino nebulizzatore. Nebulizziamo l’acqua con cui abbiamo riempito lo spruzzino, su tutte le parti interne prima oggetto di detersione, abbondiamo con l'acqua al fine di lavare per bene tutto. Gran parte del liquido andrà a confluire nella vaschetta di raccolta posta sotto il condensatore, questo passaggio farà pulire anche questo condotto, per poi confluire nel tubo di scolo verso ed all’esterno dell’ambiente.
Nel caso sia necessario possiamo ripetere i due passaggi o solo quello con l'acqua se si ritiene di dover lavare ulteriormente. In ogni caso ci si può fermare quando si è raggiunto un livello di pulito ritenuto ottimale. Attendiamo dai 15 ai 30 minuti per far asciugare tutto. Durante la pulizia possiamo anche utilizzare nei punti che lo consentono una spugna o un panno. Terminiamo, spruzzando il prodotto specifico per la sanificazione, su tutte le componenti e ripristiniamo la scocca dello split. Dopo alcuni minuti il condizionatore è pronto per essere utilizzato.
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