Come scegliere il motore multi split più adatto a climatizzare più ambienti

di Antonello Careri - pubblicato il 23/03/2021
Abbiamo già visto in un articolo precedente, quali sono i quattro punti fermi da tenere in considerazione per la scelta ottimale del condizionatore d'aria. Ora ci occuperemo di un altro punto, da tenere veramente in stretta considerazione per quanto riguarda la scelta di un condizionatore multi split, quindi parliamo di prodotti dual, trial e via dicendo e ci riferiamo nello specifico alla corretta scelta della potenza termica del motore da abbinare agli split interni. Sostanzialmente, nella scelta di un condizionatore mono split, una volta che abbiamo determinato il fabbisogno termico delle camere è necessario verificare ognuno dei mono split, che abbiamo intenzione di acquistare, dispongono della potenza termica nominale pari o leggermente superiore al fabbisogno termico degli ambienti.

Nel caso invece in cui andassimo a scegliere un condizionatore multi split, dobbiamo fare molta attenzione nello scegliere l'impianto. Nello specifico all'abbinamento del motore con le unità interne, scegliendo il motore dotato della potenza termica nominale necessaria a soddisfare il fabbisogno complessivo e non basandoci solo alla potenza degli split.

Questa precisazione è doverosa, in quanti nella pratica, ad esempio, può succedere che ad un motore che dispone di una potenza termica di 14.000 BTU/h possono essere abbinati due split interni da 9.000  BTU/h, quindi, in buona sostanza, potremmo trovarci ad acquistare questo motore con i due split, quando il fabbisogno termico dei due ambienti è ad esempio di esempio 8500 e 8.000 BTU/h. Con la potenza degli split siamo a posto, però, in realtà, facendo questo tipo di abbinamento, il motore che non ha la potenza per poter far produrre 9000 + 9000 BTU/h per quanto sono gli split, ma una potenza massima di 14000 BTU/h. Pertanto in questa scelta e in questo abbinamento il risultato della climatizzazione non sarà certamente ideale.

Per essere ancora più concreti, facciamo un esempio concreto, in modo tale da dare più strumenti, a chi volesse in autonomia cercare di scegliere l'impianto giusto, quindi determinare il fabbisogno termico degli ambienti e valutare, come eseguire questa scelta. Per il nostro esempio abbiamo preso come riferimento tre ambienti, quindi parliamo dell'impiego di un prodotto trial split. Tre camere con tre superfici diverse, ed un'altezza di 2,7 metri. La prima è 3 metri di larghezza e 6 metri di profondità, la seconda di 5 metri per 5,  mentre la terza stanza è di 4 metri per 4.

Piantina tre split.

Abbiamo sviluppato, utilizzando i coefficienti di 321 per il raffreddamento e 367 per il riscaldamento, il calcolo del fabbisogno termico di questi ambienti sia in regime di riscaldamento che in regime di raffreddamento.

Calcolo potenza termica.

A questo punto, per determinare la potenza del motore, abbiamo la necessità di sommare la potenza termica necessaria nella fase di riscaldamento dei tre condizionatori. Dalla somma otteniamo 6,34 Kw per quanto riguarda il regime di riscaldamento mentre abbiamo la necessità di una potenza di 5,54 Kw per quanto riguarda il regime di raffreddamento. In entrambi i casi facciamo riferimento alla potenza nominale, ovvero la potenza necessaria in condizioni standard, durante il funzionamento potrà essere necessaria una quantità superiore o inferiore a seconda delle esigenze termiche dell'ambiente in quel determinato momento. A questa variabile ci penserà in sistema inverter.

Somma termica di tre ambienti.

Per il nostro esempio abbiamo preso come riferimento degli motori della Mitsubishi Electric che possono montare più split. In considerazione della potenza che abbiamo visto precedentemente ovvero dei 6,34 Kw per il caldo e 5,54 per il freddo, possiamo stabilire che la macchina e quindi il motore da scegliere è il modello MXZ-3F54VF2(2), in quanto il regime di raffreddamento dispone una potenza nominale che è di 5,4 Kw mentre in regime di riscaldamento la potenza nominale è leggermente superiore, come dovrebbe essere normalmente, che è di 7 Kw.

Modelli motori multi split.

Prima di analizzare gli split, che dovremmo abbinare, è importante fare una spiegazione riguardo la potenza nominale, ovvero trattandosi di modelli inverter la potenza è modulare, ovvero ha un minimo che in questo caso è di 2,9 Kw, che passando dal nominale, raggiunge il massimo che è di 6,8 Kw. Ciò vuol dire che in funzione della scelta che abbiamo fatto, relativa alla potenza di 5,4 Kw sulla nominale, quando in questo caso ne abbiamo bisogno di 5,54, va anche bene, in quanto, nel momento in cui ci sarà questa necessità di  potenza, il condizionatore potrà funzionare con una potenza superiore, quindi leggermente oltre al nominale, per il tempo strettamente necessario all’abbassamento della temperatura, per poi lavorare sul nominale e poi a scendere. Possiamo notare come invece nel regime di riscaldamento, in questo caso questa macchina è altamente performante, ovvero ha una potenza nominale di 7 Kw, una minima di 2,6 Kw ed una potenza massima di ben 9 Kw. Per quanto riguarda l'abbinamento degli split, possiamo scegliere tra tutta la gamma a disposizione, abbinabile, che possiamo trovare in questa tabella. In questo caso ci riferiamo alla serie MSZ-AP, della quale serie è abbinabile il modello 15, 20, 25, 35, 42 e 50.

Tabella compatibilità split.

Nel dettaglio della scelta, per l'ambiente più piccolo abbiamo necessità di una potenza di 1,5 e di 1,72 per il caldo. Per un altro ambiente necessitiamo di 1,69 per il raffreddamento e di 1,69 Kw per il riscaldamento, mentre per il terzo ambiente, il più grande, la necessità è di 2,35 kW per il freddo e 2,69 Kw per il caldo.

Incrocio potenza ambiente split.

A questo punto seguendo questo schema, saremo in grado di determinare sia la potenza termica necessaria per raffreddare o scaldare un ambiente, quindi sviluppare i Kw necessari e stabilire effettivamente il motore esterno da dover installare e gli equivalenti split da posizionare all'interno di un ambiente.
Come scegliere un condizionatore d'aria dual o trial split
Per terminare facciamo un ulteriore considerazione sull'impianto che abbiamo scelto, ovvero abbiamo fatto un abbinamento di un motore esterno con  tre split interni, considerando che tutti e tre dovessero funzionare in contemporanea. Qualora invece ci dovessimo trovare in una condizione di tre split, di cui il funzionamento contemporaneo potrebbe essere soltanto di due, a quel punto potremmo fare delle valutazioni differenti sulla potenza del motore esterno.

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