Asciugatrice a condensazione o pompa di calore: le differenze
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Asciugatrici pompa di calore o condensazione carica frontale e dall'alto
Prima di capire quali sono le differenze tra l'asciugatrice a condensazione o pompa di calore, facciamo una premessa sulla struttura di una asciugatrice, ovvero su come di presenta esteticamente. Nello specifico ha una forma che è uguale a quella di una lavatrice, fatta eccezione per lo sportello, che seppure della medesima conformazione, non consente di vedere all'interno del cestello quando è chiuso. Spesso, in funzione di esigenze di spazio o di comodità di utilizzo, si ricercano asciugatrici con la carica dall'altro, che attualmente, si può affermare che non sono disponibili sul mercato, fatta eccezione per qualche modello, che dopo vedremo. Fino a qualche anno fa, quando si sono diffuse le prime asciugatrici a condensazione (resistenza) c'erano dei modelli anche con la carica dall'alto, ma sono state velocemente abbandonate con la produzione di asciugatrici con pompa di calore.
Allo stato attuale pertanto non ci sono modelli con carica dall'alto. In alcuni siti spesso si parla di questo prodotto palesando anche le migliori asciugatrici con la carica dall'alto, ma poi nella realtà non ce ne sono e non si viene rimandati o suggerito nessun modello. Abbiamo attentamente consultato i vari produttori e dalla verifica dei modelli di asciugatrici a condensazione o pompa di calore del marchio Candy, Bosch, Hotpoint, Hoover, AEG, insomma di tutti i marchi di elettrodomestici, non c'è nessun prodotto nell'intera gamma. Sul mercato sono disponibili esclusivamente asciugatrici con la carica frontale, che si possono distinguere per la tecnologia utilizzata per produrre il calore necessario ad asciugare i tessuti. Il mercato propone due tecnologie di asciugatura, ovvero il sistema a condensazione che possiamo anche definire con resistenza elettrica oppure la tecnologia della pompa di calore.
Per tornare a quel modello con la carica dall'alto (KLARSTEIN Zap Dry?) si tratta di un modello che produce calore con una resistenza elettrica da 820 watt ed ha una capienza del cestello di 50 litri, che sono circa 5 kg. Riteniamo sia un prodotto dal quale non aspettarsi tanto.
Cosa significa asciugatura a pompa di caloreLa tecnologia impiegata dell'asciugatrice con pompa di calore consente che gli indumenti all'interno del cestello vengano asciugati tramite l'immissione di aria calda, che viene generata proprio dalla pompa di calore. Nell'insieme è formata da un circuito refrigerante all'interno del quale passa del gas e da un compressore che lo spinge al suo interno. Nel percorso passa attraverso due elementi il condensatore e l'evaporatore. Nei due passaggi il gas subisce una alterazione di stato, che lo rende caldo in un dato momento e freddo in un altro. Nel momento in cui è caldo l'aria secca e calda viene convogliata nel cestello dove si carica di umidità ed impattando, nel proseguimento del suo percorso ciclico, con il punto in cui il gas è freddo e viene condensata in acqua. La descrizione del processo è semplicistica, ma il dato che ci interessa è comprendere che la produzione di calore avviene non trasformando la corrente in calore, ma utilizzandola per far funzionare il sistema della pompa di calore. In termini economici in una pompa di calore asciugatrice, si ha un rapporto di 1 parte di corrente assorbita che rende calore per 3 volte o più.
Asciugatrice condensazione vs pompa di caloreQuelle a condensazione, o forse sarebbe meglio dire a resistenza elettrica, hanno una struttura molto elementare, nel senso che in linea generale è composta dalla vasca, da una resistenza elettrica, e da una ventola. L’aria calda è generata grazie al surriscaldamento dalla resistenza elettrica, posta nel retro dell’asciugatrice, ricoperta ed isolata con del materiale che trattiene il calore. In questa sorta di sacca viene generato il calore che a sua volta è spinto all’interno del cestello attraverso il condotto di areazione dalla ventola di mandata. Dall'interno del cesto continua il suo percorso passando attraverso i filtri e raggiungendo il condensatore dove avviene la cessione dell'acqua assorbita nel passaggio. Tra le due asciugatrici differenze importanti ci sono sia dal punto di vista tecnico, sia dal punto di vista del consumo di energia elettrica (classe efficienza energetica). Abbiamo visto prima qual è il rapporto tra assorbimento elettrico e la resa della pompa di calore. In una a condensazione il rapporto è di 1 ad 1. Per chiarire il concetto, se ad esempio, per concludere un ciclo di asciugatura fossero necessari 3 Kw di calore, il modello a condensazione avrebbe bisogno di 3 Kw di corrente per produrre 3 Kw di calore, mentre la pompa di calore con 1 Kw di corrente produrrebbe 3 Kw di calore. Per portare il concetto sul consumo, un'asciugatrice a condensazione consuma intorno ai 4/4,4 Kwh per ciclo di asciugatura, il dato può variare in base alla portata in kg del cestello, mentre la pompa di calore è arrivata a risultati eccellenti quali 1,05/1,3 Kwh per ciclo. Se vuoi farti un'idea più dettagliata sul consumo della pompa di calore vai all'articolo di confronto delle classi di efficienza. Per quanto riguarda il costo in negozio la pompa di calore è più cara di qualche centinaia di euro per via di costi di produzione e componenti di cui è fatta.
Conviene l'asciugatrice a condensazione o a pompa di caloreDopo aver letto tutte queste informazioni certamente risulta un po’ scontato che dovresti comprare un modello a pompa di calore, tuttavia voglio darti anche una chiave di lettura diversa o meglio dirti che la scelta in assoluto dovrebbe essere quella, ma se consideriamo il costo iniziale dell'asciugatrice, il consumo per ciclo di asciugatura e i cicli che riteniamo di fare nell'arco di un anno, la valutazione potrebbe cambiare molto. Se vuoi vedere che differenza c'è in termini di spesa e quale è l'asciugatrice migliore in tale ottica leggi "Lavasciuga o lavatrice e asciugatrice separate". Se vuoi andare al sodo è vuoi una risposta immediata ti suggerisco la pompa di calore se la usi tanto, ma se ne fai un uso sporadico, compra un modello con la resistenza. Video differenza asciugatrice pompa di calore vs condensazioneDiffusione asciugatrici a pompa di calore o a condensazioneLa diffusione dell’asciugatrice in Italia si sta ampliando gradatamente, vedendo sempre più aumentare, rispetto agli anni passati, la sua concentrazione nelle nostre case, ma non assistiamo ancora ad una sua capillarizzazione. Non è presente in tutte le case come lo è la lavatrice. I motivi che la frenano sono da ricondursi alle condizioni atmosferiche, il clima spesso soleggiato e ventoso e la tradizionale abitudine a stendere i panni dal balcone ne riducono la diffusione. La poca disponibilità di spazio, per il quale ci si può orientare su asciugatrici slim, e l’identificarla come prodotto ad alto consumo energetico. Fino a pochissimo tempo fa, a tutto ciò si aggiungeva il costo iniziale del prodotto, che oggi si posiziona su livelli molto più bassi ed accessibili. Sistemi di scarico acqua asciugatrici a pompa di calore o condensazioneIn base al loro principio di evacuazione dell’acqua di condensa le asciugatrici, indifferentemente che siano a resistenza elettrica o a pompa di calore, si distinguono in due tipi, ovvero a condensazione e ad evacuazione.
Il sistema a condensazione, che questa volta non si riferisce al riscaldamento, consiste nel condensare l’acqua estratta dai tessuti e accumularla in un contenitore. In buona sostanza l’acqua estratta dei tessuti viene fatta confluire in un contenitore, che solitamente si trova nello spazio che in una lavatrice è destinato al cassetto dei detersivi, che ad ogni fine ciclo di asciugatura deve essere svuotato. Si estrae esercitando una leggera pressione verso l’esterno. Il contenitore in alcuni modelli si trova nella parte bassa del mobile, in ogni caso il funzionamento è lo stesso.
Il sistema ad evacuazione invece elimina direttamente l’acqua attraverso un tubo di scarico esattamente come avviene per una la lavatrice. In fase di acquisto ci possono essere dei modelli che dispongono già del tubo da far confluire nello scarico a muro o nel sifone, ma nella maggior parte dei casi bisogna eseguire un intervento tecnico, per il quale il tubo di mandata che parte dalla pompa di spinta, deve essere sganciato dal cassetto contenitore posto in alto e fatto confluire allo scarico diretto.
I modelli dotati di questo sistema possono essere catalogati come definizione in:
1) Asciugatrice a condensazione con pompa di calore o asciugatrice a pompa di calore a condensazione oppure nel sistema ad evacuazione, asciugatrice ad evacuazione con pompa di calore o asciugatrice pompa di calore ad evacuazione;
2) Asciugatrice a condensazione a condensazione oppure asciugatrice ad evacuazione a condensazione o asciugatrice a condensazione ad evacuazione.
Da un punto di vista pratico i due sistemi sono entrambi validi, il secondo toglie l'impiccio di dover svuotare il cassetto, ma bisogna considerare che per poter evacuare l'acqua in modo diretto è necessario installare l'asciugatrice in un punto in cui è presente una condotta di scarico, altrimenti se non c'è o abbiamo difficoltà nel collegamento usiamo la condensazione.
Asciugatura naturale e con una asciugatriceAnalizzate le diverse tecnologie e tipologie di asciugatrici in commercio, vogliamo soffermarci sui vantaggi e svantaggi generali e su quelli che direttamente possiamo percepire per la qualità dei nostri tessuti, facendo un confronto con una asciugatura naturale.
Con una asciugatura naturale si impiega molto più tempo per asciugare i panni, e se effettuata all’esterno, nel caso in cui siamo in città, assorbono smog e tutti gli odori presenti nell’aria, compromettendo il livello di igiene. L’asciugatura all’esterno irrigidisce i tessuti che sono meno facili da stirare. L’asciugatura all’interno dell’abitazione, come nella lavanderia, rilascia l’acqua dei tessuti nell’ambiente a svantaggio dei muri e dell’ambiente che l’assorbono, aumentando la percentuale di umidità relativa. Il vantaggio più evidente ottenibile con l’asciugatura naturale è il risparmio o meglio il non impiego di energia elettrica.
Con l’impiego dell’asciugatrice i tempi di asciugatura si riducono notevolmente, e si possono asciugare in qualsiasi momento, le condizioni climatiche non sono più un problema. L’acqua di condensa non si propaga nell’ambiente ma viene recuperata. I panni rimangono morbidi, distesi, profumati e facili da stirare. È un elettrodomestico che rende un concreto supporto alle operazioni di asciugatura e di stiro permettendo un sensibile risparmio di tempo.
Efficienza energetica di una asciugatrice: energy label
Entrata in vigore il 29 maggio 2013 la nuova etichetta energetica, che sancisce la classe energetica, si presenta a seconda della tecnologia dell'asciugatrice in modo diverso, di seguito quella relativa all'asciugatrice ad espulsione ad uso domestico. Tutti i dettagli di questa e delle altre etichette energetiche: a condensazione per uso domestico ed a gas per uso domestico, sono disponibili nell'articolo Energy label dell'asciugatrice. 
Allo stato attuale non sono più in commercio asciugatrici con la vecchia energy label di seguito riportata. Nello specifico della tabella, dall'alto verso il basso, la prima lettera indica la classe di appartenenza, poi è indicato il consumo per ciclo di asciugatura, la capacità massima espressa in kg ed infine il sistema utilizzato per evacuare l'acqua.

Maggiori dettagli sulla classe di efficienza sono disponibili nella pagina Energy label.
Come scegliere la capacità di carico asciugatrice condensazione o pompa di calore
Nello scegliere l'asciugatrice è importante valutare la capacità cestello, difatti ci sono modelli con carico 8 kg, altri da 9 kg, da 7 kg, insomma ci sono molte varianti, tutte valide ma che ovviamente sono da valutare prima di effettuare la propria scelta. Quello che riteniamo essere il faro guida è la scelta in funzione della lavatrice di cui siamo in possesso e che non abbiamo intenzione di sostituire nell'immediato.
La scelta della capacità del cestello deve essere uguale o leggermente più grande rispetto alla capienza di quello della lavatrice, uno scarto di 1 kg va benissimo, non andiamo oltre. Questo consentirà di poter passare gli indumenti da un elettrodomestico all'altro ma soprattutto ottimizzare il consumo del secondo in rapporto al carico massimo previsto. In assoluto non è mai consigliato un'asciugatrice con una capacità inferiore alla portata della lavatrice. Dovremo star li a smezzare i panni per poterli infilare nel cestello. Non facciamo neanche l'errore di mettere un carico che va oltre il limite previsto per l'elettrodomestico o per il programma impostato, altrimenti possiamo riscontrare una scarsa qualità di asciugatura come descritto nell'articolo "L'asciugatrice non scalda o non scalda bene". |