La scelta di un climatizzatore non è sempre particolarmente facile, ci si perde in una vastità di modelli con caratteristiche tecniche diverse, che disorientano il consumatore. Tralasciando le diverse caratteristiche, analizziamo una tipologia di climatizzatore che sul mercato riscontra un interesse molto importate, ovvero il condizionatore dual split, trial split, o in generale il multi split. Questa tipologia di apparecchio nasce in origine in maniera specifica per essere utilizzato in uffici, in negozi ed in generale in ambienti dove tutte le unità interne vengono utilizzate contemporaneamente così da sfruttare appieno le sue prestazioni, successivamente la sua diffusione si è allargata anche alle abitazioni private, dove nel corso degli anni il suo impiego e diventato sempre maggiore. Ma il condizionatore è meglio multisplit o monosplit?
Quando c'è l'esigenza di dovere climatizzare più stanze all'interno della stessa abitazione, ci si può chiedere se sia preferibile l'installazione di un condizionatore monosplit in ogni stanza, oppure di un dual split, di un trial o di un multi split, a seconda degli ambienti da dover climatizzare. In prima battuta, chi si trova davanti a tale scelta, può immaginare di affrontare la questione con un condizionatore multi split.
Le ragioni che stanno alla base di tale scelta, quantomeno istintiva, sono il risparmio e l'ingombro! Il risparmio viene visto sotto due aspetti differenti, il primo in un costo inferiore dell'apparecchio, d'altronde si compra solo un motore con più split e non tanti motori per altrettanti split! Il secondo sul consumo, un solo motore consumerà di meno! Infine si immagina che un solo motore occuperà meno spazio sulla parete esterna dove dovrà essere sistemato. In realtà sono delle considerazioni errate o quantomeno da valutare nel dettaglio degli apparecchi sui quali si intende o si intenderebbe orientarsi. In generale il costo di un impianto dual split o di un multi split rispetto, ad equivalenti condizionatori monosplit è superiore, in tanti casi di poco, ma è superiore. Nella vastità di apparecchi disponibili in commercio è anche possibile trovare degli impianti dual split con un costo più basso rispetto a due monosplit, ma in questi casi spesso si tratta di marche diverse con prestazioni e qualità diversa, pertanto condizionatori non equivalenti e dove il confronto non può essere effettuato. Un confronto equo deve essere eseguito tra due modelli dello stesso marchio e che presentano le stesse caratteristiche tecniche generali. Giusto per intenderci non è confrontabile un condizionatore dual split di un brand non conosciuto o noto, ma non tra i leader di settore, con due monosplit di un marchio di qualità riconosciuta.
Il motore di un dualsplit è di dimensioni nettamente più grandi rispetto ad un motore di una macchina mono split, quindi installando un multi, avremo un solo motore all’esterno, ma che fa per due, per tre, per multi. Anche per quanto riguarda i consumi ci sono delle differenze, infatti un impianto multi split ha un assorbimento maggiore, non solo se mettiamo in funzione contemporaneamente tutti gli split, questo è chiaro, ma anche accendendo solo uno split, avremo un assorbimento minimo più alto avendo un nominale maggiore. Concludiamo questo prima parte ribadendo che la scelta di un dual al posto di due mono, può essere fatta, ma il presupposto non deve essere certamente il risparmio in senso generale e aggiungiamo che in alcuni casi potrebbe risultare anche conveniente sotto questo aspetto, ma è una condizione da verificare attraverso l'analisi dei dati tecnici.
Oltre alla differenze viste nel paragrafo precedente, ci sono due aspetti importantissimi da valutare nel caso in cui si protenda per la scelta di un dual split o di un multi split con equivalenti monosplit. Il primo è l'installazione, il secondo è il dimensionamento. L'installazione, in termini pratici ed economici differisce molto tra la scelta del montare più macchine mono split rispetto ad un multi split. Quando si installano degli impianti mono split, nella maggior parte dei casi si tratta di eseguire di installazioni spalla a spalla: una distanza tra unità interna ed esterna praticamente nulla. Nel caso dell'installazione di un multi split, di un dual, di un trial, molto spesso può capitare che gli ambienti non essendo vicini o comunque, anche se vicini, dalle relative unità interne, rispetto al motore unico esterno, ci sarà un solo split che potrà essere installato spalla a spalla, l’altro o gli altri si troveranno più distanti. In tal caso il costo di installazione, che è riferito al tipo di impianto, fondamentalmente per numero split, quindi non a corpo di installazione, sarà maggiorato dalla necessità di impiegare più materiale di installazione: tubature, cavi elettrici, scoli per la condensa con percorsi più lunghi e diversificati, lavoro in più, oltre all'eventuale aggiunta, nel caso in cui sia necessario, di gas refrigerante, necessario a coprire la maggior distanza dallo split.
Quando si stabilisce di installare più monosplit, dopo aver eseguito il dimensionamento, semplicemente per ogni stanza si installa un condizionatore proporzionato alla portata del calcolo. Ad esempio, prendiamo il caso di un monosplit da 9000 btu/h, vuol dire in pratica che il motore ha la capacità di erogare la potenza indicata. Installandolo conseguentemente in un ambiente che necessita di questa potenza non avremo nessun problema.
Nel caso di un multi split, ci sono alcune differenze significative da considerare. La potenza nominale dei singoli split non corrisponde alla potenza nominale del motore. Ad esempio, se consideriamo un climatizzatore con tre split e la necessità di avere una potenza complessiva di 9000 btu/h, la pompa esterna non ha necessariamente una potenza di 27000 btu/h. Nella maggior parte dei casi, ha una potenza di 18000 btu/h, che viene suddivisa equamente tra i tre split. Di conseguenza, quando si accendono contemporaneamente i tre split, la potenza viene ripartita tra di essi e ogni singolo split erogherà circa 6000 btu/h. Questo significa che se il nostro ambiente richiede 9000 btu/h per essere climatizzato, la potenza erogata dai nostri split non sarà sufficiente per soddisfare questa richiesta. Per approfondire questo tema si rimanda alla lettura dell'articolo dimensionamento climatizzatore dual o multi split.
Abbiamo già visto, in linea generale, che c'è una differenza di consumo tra un climatizzatore multi split ed altrettanti monosplit. Ma come fare a capire quanto consuma un condizionatore dual split ed un mono split? Ovviamente è necessario leggere i dati riportati sulla scheda tecnica degli impianti. A tal proposito, per capire meglio questo aspetto, abbiamo preso in considerazione e confrontato la differenza di consumo tra un climatizzatore monosplit e un climatizzatore dual split di una stessa marca e con la stessa potenza termica in btu/h. Il metodo di confronto è valido è può essere usato per paragonare i consumi tra un monosplit ed un qualsiasi multispit: tre, quattro o ancora più split. Per rendere il confronto ancora più reale e pratico abbiamo considerato di dovere climatizzare, in regime di raffreddamento, due ambienti di circa 25 metri ognuno, per i quali è necessaria una potenza termica di circa 9000 btu/h per ambiente. I modelli di climatizzatori che abbiamo preso in considerazione e confrontato sono della Mitsubishi Electric e nello specifico il modello mono: MSZ-GE25VA, che si compone dell’unità esterna MSZ-GE25VA e di quella interna MUZ-GE25VA, e il dual MXZ-2C52VA, in questo caso parliamo del motore esterno al quale dobbiamo abbinare gli split.
Il climatizzatore mono ha una potenza dichiarata di 2,5 kw, pari a 8530 btu/h ed essendo dotato di tecnologia inverter la sua potenza varia da un minino di 1,1 kw (3753 btu/h) ad un massimo di 3,5 kw (11942 btu/h). Il consumo nominale è di 0,545 kw, per un consumo complessivo annuo di 272,5 kwh, ricordiamo che il consumo è calcolato in base alla normativa che regolamenta l’energy label e si basa su 500 ore di utilizzo. Per consumo nominale si intende l’assorbimento elettrico che si ha nel momento in cui il climatizzatore funziona alla potenza nominale, quindi di 2,5 kw, mentre nelle fasi in cui la potenza si sposta dal minimo al massimo l’assorbimento varia. Non avendo trovato il dato indicato per avere una possibilità di confronto più ampio, stabiliamo che approssimativamente l’assorbimento minimo e massimo siano proporzionalmente diretti alla resa termica, pertanto avremo un assorbimento minimo di 0,239 kw e massimo di 0,763 kw.
In definitiva con l’installazione di due climatizzatori monosplit abbiamo complessivamente un consumo minimo di 0,478 kw, medio o nominale di 1,09 kw e massimo di 1,526 kw. Stesso calcolo vale per la potenza termica in btu/h che vede esprimere un minimo complessivo di 7506 btu/h (2,2kw) , un medio o nominale di 17060 btu/h (5 kw) ed un massimo di 23884 btu/h (7 kw). Passando all’analisi del climatizzatore dual split, ci troviamo di fronte ad una potenza complessiva nominale del motore di 5,2 kw, al minimo di 1,1 kw ed al massimo di 6 kw. L’assorbimento nominale dichiarato è di 1,3 kw riferito alla sola unità esterna che come vedremo avanti è diverso in base alla potenza degli split abbinati
A questo punto abbiniamo due split interni, con un nominale pari a quello del mono, ovvero di 2,5 kw per split. Fino a qui, da un punto di vista della potenza, non cambia niente, ma se andiamo avanti ecco che inizia la prima differenza, che è relativa alla capacità termica complessiva espressa da entrambe le macchine in funzione. Al minimo è di 1,1 kw, la potenza media o nominale è di 5 kw, mentre al massimo arriviamo fino a 6 kw. L’assorbimento elettrico al minimo è di 0,275 Kw, al medio è di 1,25 kw mentre al massimo è di 1,5 kw.
Il confronto dei dati mette in evidenza un consumo più basso del dual alla potenza minima, sul nominale l'assorbimento è maggiore, mentre al massimo la differenza è talmente irrisoria che può essere considerata uguale, anche se in questo caso la differenza di resa in btu/h è sostanziale, parliamo di 3412 btu/h in più nel caso del monosplit.
Riepilogo dati | Due Monosplit | Dualsplit |
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Potenza termica minima | 7506 btu/h | 7506 btu/h |
Potenza termica media/nominale | 17060 btu/h | 17060 btu/h |
Potenza termica massima | 23884 btu/h | 20472 btu/h |
Differenza consumo monosplit e dual split | ||
Assorbimento minimo | 0,478 kw | 0,275 Kw |
Assorbimento medio/nominale | 1,09 kw | 1,25 kw |
Assorbimento massimo | 1,526 kw | 1,5 kw |
Concludiamo ribadendo che questo è solo un paragone, che può essere indicativo ma non per forza corrispondente alla medesima conclusione nel confronto di altri climatizzatori. Come sempre in base ai modelli scelti deve essere effettuata una attenta lettura dei dati tecnici per giungere ad un confronto esatto.
In fase di acquisto è fondamentale verificare le caratteristiche tecniche dell'impianto che si sta scegliendo, per non trovarsi nella condizione di averne messo in opera uno che non riesce a raffreddare e riscaldare adeguatamente. Per dare un'idea concreta di tale differenza abbiamo messo a confronto, attraverso le schede tecniche, due impianti della Mitsubishi Electric, un monosplit da 9.000 btu/h e un equivalente modello dual split da 9000 btu/h.
Il modello mono split è l'MSZ-AP25VG(K) composto dall'unità interna riportante la sigla MSZ-AP25VG(K) e quella esterna con la sigla MUZ-AP25VG. Si tratta di un impianto con potenza termica nominale in raffreddamento di 2,5 Kw, mentre in riscaldamento di 3,2 Kw. Il costo di questo modello online è pari a 730 euro (il prezzo potrebbe subire variazioni nel tempo).
Il modello dual preso come riferimento corrisponde alla sigla MXZ-2F53VF2(3), che ha una potenza termica di 5,3 Kw in raffreddamento e 6,4 Kw in regime di riscaldamento.
Su questo impianto, come possiamo notare in questa tabella, abbiamo la possibilità di abbinare diversi split.
Per avere lo stesso termine di paragone, prendiamo la linea MSZ-AP, quindi andremo ad abbinare due macchine da 25. Due split da 9.000 BTU/h. In questo caso il costo dell'impianto, è di 1599,00 euro.
Da questo paragone possiamo giungere ad una prima valutazione: tra il condizionatore monosplit ed il dual split, il costo del dual è superiore.
Come secondo punto abbiamo considerato, nella scelta del dual, quella di avere il vantaggio di un unico motore esterno, quindi un ingombro inferiore, difatti tale considerazione può essere considerata valida, ma in parte, in quanto rispetto a delle macchine mono, l'ingombro di un motore dual, o di un multi è superiore. Pertanto tale scelta può essere considerata valida, percorribile nel momento in cui non ci sia spazio all'esterno per poter installare più motori di macchine mono split. Se invece c'è la possibilità di installare più motori, sarebbe preferibile installare più macchine mono split, in quanto sono degli impianti unici e in caso di rottura, di guasto, di un componente del motore, questo non andrebbe ad influire sul funzionamento degli altri split.
La terza considerazione che abbiamo fatto è quella relativa al consumo, nei fatti un impianto multi split non consuma meno rispetto ad equivalenti impianti mono split. Per appurarlo abbiamo eseguito il confronto delle schede tecniche dei modelli che abbiamo visto precedentemente, dalla quale possiamo evincere molto chiaramente che il modello mono split MSZ-AP25VG(K) per quanto riguarda il regime di raffreddamento ha un consumo energetico annuo di 101 Kwh, mentre per quanto riguarda il regime di riscaldamento ha un consumo annuo di 698 Kwh. Allo stesso modo verificando il consumo del multi split (MXZ-2F53VF2(3)) possiamo constatare che il consumo in regime di raffreddamento è di 215 Kwh, quindi siamo ad un dato che è leggermente più del doppio rispetto al consumo dei due mono split messi insieme.
Per quanto invece riguarda il consumo in regime di riscaldamento è leggermente inferiore alla somma delle due macchine mono split.
Ovviamente trattandosi di prodotti inverter e quindi con funzionamento modulare il consumo può variare in funzione delle condizioni in cui funziona in un dato momento.
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