Elettrodomestico entrato nelle nostre case più recentemente di altri, sta riscontrando una diffusione sempre maggiore con il trascorrere del tempo ed una percentuale di acquisto costantemente in aumento. I vari modelli con differenti capacità di carico: 6, 8, 9, 10, 12, 13, 14 e 15 coperti, rendono la scelta molto varia e adattabile alle proprie esigenze.
In base alla loro struttura possiamo identificare due categorie di lavastoviglie, ed all’interno di queste possiamo ancora trovare un’ulteriore segmentazione. Le distinguiamo nella famiglia delle lavastoviglie da incasso e della libera installazione. Nella prima si identificano quelle destinate ad essere inserite nella cucina componibile o comunque in un mobile, mentre la seconda racchiude quelle da sistemare all’esterno della cucina, praticamente a vista.
Lavastoviglie da incasso
La forma è a parallelepipedo con uno sportello sul frontale che da accesso al suo interno, ai cestelli per il carico delle stoviglie. Si presenta molto scarna in quanto priva di rifiniture esterne, quindi manca di un pannello frontale e del top, chiaramente la mancanza è ovvia in quanto destinata all’inserimento nel mobile. La misura è standardizzata con 60 cm in larghezza, 81,5/82 cm in altezza e 55/57 cm in profondità. Si dividono in due tipologie, a scomparsa totale e a scomparsa parziale:
1) Lavastoviglie a scomparsa totale, è il modello al quale si aggancia il pannello in legno della cucina, che va a ricopre completamente lo sportello, integrandola totalmente nel lineare della cucina come se fosse un’anta di uno stipetto. I comandi per l’impostazione dei programmi sono sulla parte superiore dello sportello e non sono visibili dall’esterno.
2) Lavastoviglie a scomparsa parziale, si differenzia dalla precedente per la presenza di un cruscotto frontale, sul quale sono integrati i comandi, e dove il pannello non ricopre interamente lo sportello, ma solo la parte sottostante al cruscotto.
Lavastoviglie libera da installazione
La forma è sempre uguale all’incasso, con la differenza che è rifinita in ogni particolare. Lo sportello liscio o sagomato è perfettamente verniciato e gradevole alla vista, così come la parte superiore è coperta da un top anch’esso sagomato. Le misure sono leggermente diverse per la presenza del coperchio, che lasciandola invariata per la larghezza, la rende più alta, 85 cm e più profonda 60 cm. Considerato il suo libero posizionamento è proposta in diversi colori, dal classico bianco, al grigio/silver, al nero, all’inox, tutti con gradazioni diverse a seconda del produttore.
La libera installazione oltre alla forma classica appena descritta ha altre varianti di misure, commercializzate per soddisfare esigenze di spazio o di lavaggio:
1) Compatte hanno un ingombro molto ridotto e occupano uno spazio in larghezza di 55 cm, in profondità di 50 cm e 45 cm in altezza. Hanno una capacità di carico fino a 6 coperti e possono essere adagiate anche su un mobile.
2) Strette con una larghezza di 45 cm, riprendono tutte quelle che sono le caratteristiche di una standard ad eccezione del carico di coperti che può essere di 8,9 o 10 a seconda del modello.
Le lavastoviglie a libera installazione sono per loro concezione destinate ad essere sistemate a vista, nulla toglie però che si possano inserire nel mobile della cucina. Per effettuare l’inserimento basta smontare il coperchio per recuperare i centimetri in eccesso necessari perché si possa inserire nello spazio standard predisposto nella cucina componibile per l’incasso.
Carrellata sui programmi generalmente proposti
I programmi proposti di base sono: prelavaggio, eco 50°C, normale 65 °C ed intensivo 70 °C. Lavastoviglie più efficienti propongono cicli specifici, per soddisfare l’esigenza di lavare particolari stoviglie, come: ciclo cristalli, ciclo igienizzante, lavaggio contemporaneo di cristalli e pentole, lavaggi completamente automatici, gestiti da una componente elettronica in grado di scegliere autonomamente la temperatura più appropriata per quel carico ed adeguarne la durata del lavaggio.
Mezzo carico semplice, differenziato e automatico
Il panorama delle lavastoviglie propone, per un lavaggio non a pieno carico, a seconda del modello, tre diverse possibilità. Tralasciando i modelli base, che non sono dotati di nessuna funzione in tal senso, sulle quali è opportuno rimandare il lavaggio ad un momento successivo, parliamo delle tre opzioni per il mezzo carico:
1) Semplice, consente impostandolo con un tasto di far lavorare solo un cestello della lavastoviglie.
2) Differenziato, si può scegliere quale dei due cestelli, inferiore o superiore far funzionare e quindi mettere le stoviglie per il lavaggio.
3) Automatico, indipendentemente dai cestelli che vengono caricati di stoviglie, il sistema elettronico riesce a rilevarne la quantità ed adeguare in funzione di essa il consumo.
Classe di efficienza energetica
A prescindere dalle caratteristiche specifiche di ogni modello, è dato essenziale ed imprescindibile per il suo acquisto l’appartenenza alla classe A. La recente normativa ha elevato lo standard qualitativo fino alla classe A+++, mentre ha imposto come dato basilare lo standard di classe A nella qualità del lavaggio. Acquistare una lavastoviglie corrisponde ad un sensibile risparmio di acqua, mediamente 12 litri per lavaggio, risparmio di energia elettrica con circa 1 Kwh per ciclo di lavaggio, e risparmio di tempo.
Come leggere l’energy label
L'energy label esprime giudizi tecnici sulle prestazioni della lavastoviglie: efficienza energetica e di asciugatura. Può essere letta facilmente attraverso queste etichette, che devono essere attaccate obbligatoriamente sul prodotto interessato. Nello specifico della tabella dall’alto verso il basso, abbiamo la classe energetica, il consumo annuo in kwh, il consumo annuo di acqua in litri, la classe di asciugatura, i numero di coperti e la rumorosità espressa in decibel.

Maggiori dettagli sono disponibili nella pagina Energy label.
Asciugatura come avviene e quando e consigliabile non effettuarla
Viene praticata al termine del programma di lavaggio, ed ha il compito di asciugare le stoviglie tramite l'ausilio di una resistenza elettrica. E' consigliabile, nel caso in cui si vogliono ottimizzare i consumi e nel caso le stoviglie non servano subito, evitare di effettuarla procedendo con una asciugatura naturale, ovvero a fine lavaggio basterà lasciare lo sportello socchiuso, consentendo all’aria di entrare ed uscire per asciugare ed evaporare l’acqua del lavaggio.
Sale e brillantante importanti per una buona qualità del lavaggio
Per un corretto funzionamento della lavastoviglie e per assicurarsi un lavaggio ottimale, bisogna che sia sempre presente il sale ed il brillantante. Il sale è un decalcificante che ha la funzione di evitare la formazione di calcare sulle stoviglie ed all'interno della vasca. Il brillantante invece fa scivolare l'acqua sulle stoviglie eliminando così residui di detersivo grassi e quant'altro.
Come effettuare una corretta pulizia
L'esterno può essere pulito con un detergente non abrasivo su un panno umido. L'interno con un lavaggio breve con un po’ di aceto. Questa procedura permetterà di eliminare anche eventuali cattivi odori generati da residui di cibo.